23 marzo 2012, a Torino presentazione di ‘Curare i gay?’
Il Centro Studi e Documentazione Ferruccio Castellano presenta Venerdì 23 marzo 2012, alle ore 21, presso la sede del Gruppo Abele, C.so Trapani 95 a Torino il libro di Rigliano-Ciliberto-Ferrari intitolato Curare i gay? Oltre l’ideologia riparativa dell’omosessualita’ della Raffaello Cortina Editore.
Interverrà il co-autore Federico Ferrari daranno il loro contributo: Enzo Cucco (presidente Associazione Radicale “Certi diritti”), Enrica Maria Fusaro (referente dei Tirocinanti psicologi dell’Università di Torino e coordinatrice del team di tutor dell’Istituto di psicologia “A. Adler” di Torino), Patrizia Ottone (Altramartedì – Circolo Maurice di Torino)
Le questioni sollevate dal testo che verrà presentato, la cui lettura consigliamo vivamente, coinvolgono a vari livelli il nostro essere persone Lgbtq appartenenti alle realtà associative di un movimento e di un contesto civile come quello torinese attento alle differenze e ai diritti.
La reale portata dell’approccio e i fondamenti teorici della scuola “riparativa” vengono riproposti dagli autori in una lettura critica che riesce a coniugare il necessario rigore scientifico e il taglio divulgativo. Per questo siamo certi che la partecipazione sarà un momento importante per tutte/i noi.
L’iniziativa fa parte delle attività verso il Torino Pride 2012
Centro Studi e Documentazione Ferruccio Castellano su “Fede – Religione – Omosessualita”
Presso Gruppo Abele – Corso Trapani 95/A – 10141 Torino
Sito Web: www.centrocastellano.altervista.org/ – Email: centro.castellano@gmail.com
“Gli omosessuali non dovrebbero essere solo dei fratelli da non discriminare e emarginare, ma dei fratelli che con la loro battaglia possono aiutare tutta la chiesa a diventare più evangelica.
La «loro battaglia» diventi lotta di tutti. Cessi di essere (se lo è, dove lo è) un discorso corporativo di una minoranza che cerca un’impossibile integrazione in una chiesa (e in una società) eterosessuale e destinata a rimanere tale, e diventi finalmente un discorso che investe più profondamente tutta la comunità” (Ferruccio Castellano)