Domenica delle Palme. Cose folli a Gerusalemme (Mc11,1-11)
Riflessioni bibliche di Di Jen Glass, Greg Carey e Mona West tratte da About Out in Scripture (Stati Uniti), liberamente tradotte da Giacomo Tessaro
Lesbiche, gay, bisessuali e transgender riconosceranno l’atto di Gesù di cavalcare un asino come una parodia di Zaccaria 9,9-10.
Gesù denuncia il concetto dominante di “messia” sovvertendo il fasto e la pompa di una entrata trionfale di un monarca nella capitale.
Nella nostra conversazione Mona West afferma, su Marco 11,1-11: “L’entrata di Gesù a Gerusalemme a dorso d’asino con la gente che getta rami di palma sulla strada mi ricorda le parate dell’orgoglio lesbico, gay, bisex e trans (LGBT) che ho visto e a cui ho partecipato.
La New Oxford Annotated Bible identifica la parata di Gesù come “dimostrazione messianica” che adempie la profezia di Zaccaria 9,9-10.
Noi persone lesbiche, gay, bisex e trans (LGBT) riconosciamo gli atti di Gesù come una parodia di questa profezia.
La parodia è un modo di esagerare, di fare performance per denunciare o criticare i modi dominanti di essere.
Nel caso di Gesù, la sua parodia denuncia il concetto dominante di “messia” sovvertendo il fasto e la pompa di una entrata trionfale di un monarca nella capitale con i suoi atti a dorso d’asino.”
Risponde Greg Carey: “La processione di Gesù in Gerusalemme è la parodia di una scena familiare. Nell’Impero Romano gli ufficiali marciavano nelle città con grande fasto e pompa.
Le élite locali accoglievano queste dimostrazioni orchestrate della gloria imperiale facendo ala lungo la strada.
Durante la stagione di Pasqua, in una Gerusalemme affollatissima di pellegrini, Gesù organizza la sua la sua processione alternativa.
Niente soldati, niente cocchi, niente cavalli, stendardi, corazze o armi. Vediamo solo Gesù sul suo asino e le sue coorti male in arnese.”
Continua Mona: “Ho letto tante volte questa storia la domenica delle Palme ma non ho mai notato cosa accade alla fine della scena: Gesù entra a Gerusalemme, va nel Tempio, osserva tutto ciò che c’è attorno e poi se ne va. Ecco cosa fa la parodia.
Nella sua esagerazione ci fa vedere le cose in maniera diversa, cose tipo il messia e la Chiesa.
Allora, quando facciamo la nostra entrata nel santuario in questa domenica delle Palme, sventoliamo i nostri rami in maniera stravagante, facciamo cose folli, in modo da vedere le cose in maniera diversa!”
La risposta della folla alla performance di Gesù viene dal Salmo 118,1-2; 19-29.
La gente attinge dalla sua conoscenza e dalla tradizione dei salmi, proprio come farà Gesù qualche giorno dopo dalla sua croce quando recita il Salmo 22 “Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato.”
La forza dei salmi è la loro abilità di dare voce al popolo che li conosce nel tempo della lode come nel tempo dell’abbandono.
Immaginate di essere degli osservatori o dei partecipanti di questa storia di Marco 11. Qual’è la vostra esperienza di Gesù, della folla, della città?
Preghiera
Dio elusivo
ti cerchiamo soprattutto nei momenti peggiori.
Poi sembri assente.
Gridiamo con il salmista
“Sii clemente con noi, Tu Santo, nella nostra angoscia”
quando le forze vengono a mancare e le ossa deperiscono.
Dacci la grazia di immaginare,
Tu Elusivo,
la fedeltà di Gesù, che
per noi e nella sua ora estrema
ancora aveva fiducia in te.
Possa quella fedeltà essere nostra. Amen.
I passi biblici di questa settimana: Salmo 118,1-2; 19-29; Marco 11,1-11.
Testo originale: Camping It Up In Jerusalem