Essere lesbica e cattolica. Quando la fede non aiuta
Testimonianza di Jenny tratta dal blog Catholic lesbians (USA), liberamente tradotta da Silvia Lanzi
E così eccomi, un’insegnante venticinquenne di successo – che sta facendo esperienza dell’amore nel senso più magico del termine – ma così vuota in termini di relazione con Dio.
Io e la mia compagna stiamo insieme da 9 anni – 9 anni stupendi. Il mio sentimento di gioia, però, a volte è venato di colpevolezza e tristezza quando penso alla fede e alla relazione con la mia chiesa.
Ho una bella gatta da pelare, dal momento che sono cattolica ho difficoltà che è così difficile esprimere a parole. Io e la mia compagna abbiamo passato il Natale a Roma – un posto dove il cattolicesimo è all’ordine del giorno, un posto così pieno di passione religiosa.
Perché ho pianto ascoltando la benedizione del papa per l’anno nuovo? Perché mi sentivo come se mi fosse morto un pezzo di cuore? Perché è così difficile per me prendere il mio rosario e sentire la calma prima della tempesta? Mi sento come se pensassi di aver imbrogliato me stessa.
Mi sento come se pensassi di aver lasciato affievolire la mia fede. Cosa posso fare? Ci stiamo imbarcando in questo splendido viaggio di diventare genitori perché tra un po’ sarà incinta.
Come dovrei fare crescere i miei figli (oltre all’ovvio)… dovrei immergerli in una religione che provoca al mio cuore una pena così grande? Che fare? Come posso risanare la mia relazione con Dio. Le mie convinzioni sono forti, ma lo sono abbastanza?
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Testo originale: Shared Stories: Jenny