L’amata figlia lesbica di Dio
Riflessioni di Susan Cottrell pubblicate sul suo blog FreedHearts (USA) il 24 Settembre 2013, liberamente tradotte da Gabriele Roi
“Lei è appena stata con Dio. Non era e non è di mia proprietà per giudicarla, rifiutarla o provare a cambiarla.”. Una cara lettrice di nome Jill ha inviato questo bel messaggio che trascrivo con il suo permesso.
“Quando è nata mia figlia e l’hanno posata sulla mia pancia per la prima volta, lei aprì gli occhi e mi guardò, ma mi colpì un pensiero fulmineo”. ”Lei è appena stata con Dio!”. Sembrava così saggia, intelligente e tranquilla, e mi sentivo così stupita in quanto Dio stava condividendo quella piccola creatura con con me.
Da quel momento, ho sempre avuto quella sensazione che i miei figli non fossero miei tanto da farne ciò che mi pareva, ma che erano in prestito da Dio, e dati a me per nutrirli, educarli, tirali su e AMARLI. Il mio compito è dimostrare loro cosa significa essere amati così come sei, dando e ricevendo amore, perdono e cura.
“Così quando quella preziosa bambina, che sapevo fosse stata con Dio istanti prima, è venuta da me 20 anni dopo e mi ha detto di essere lesbica ho pensato: ”Cosa diavolo potrei dimostrarle, se non l’amore?”.
Non era e non è mia per giudicarla, rifiutarla o provare a cambiarla. Lei è quello che Dio ha mandato in questo mondo e le mie braccia dovevano essere una parte dell’amore di Dio verso di noi “.
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Testo originale: God’s Beloved Gay Daughter