L’amore di Cristo, l’eterno potere di Dio (Apocalisse 1:18)
Scheda biblica* della reverenda Yvette Flunder** tratta dalla Pastor’s Guidebook-HIV/AIDS Ministry, edita da AARTH Ministry*** nel maggio 2004, USA, pag.42-45, liberamente tradotta da Giacomo Tessaro
Riferimento biblico: Il sempiterno potere dell’amore (Riflessione) (Apocalisse 1:18)
La Scrittura: [Io sono] il vivente; io fui morto, ma ecco sono vivente per i secoli dei secoli, amen; e ho le chiavi della morte e dell’Ades.
Temi:
Il sempiterno amore: La croce è il simbolo del cristianesimo perché Gesù è sì morto… ma la croce è vuota perché dalla morte ha origine la vita. L’amore ha innalzato Gesù, la morte è sconfitta dall’amore, la malattia è curata dall’amore. Il potere dell’amore che è vivo, pulsante ed effervescente è più forte della morte ed è presente con noi qui ed ora, nei nostri cuori, e porta testimonianza a coloro la cui memoria non ha potuto essere distrutta dall’odio, dal pregiudizio e dall’indifferenza.
La vita eterna: I credenti non devono avere paura della morte e della tomba perché è Cristo a detenere le loro chiavi. Gesù ha pagato il prezzo di tutti i nostri peccati e ha portato su di sé tutti i nostri difetti e malattie. La salvezza è la risposta di Dio a un mondo condannato alla morte. Ha passato la parte più preziosa del suo tempo con la schiuma della società: sgualdrine, lebbrosi, eunuchi, proletari. Ha dato dignità al ruolo delle donne. Se fosse incarnato qui e ora, lo si troverebbe nei reparti dei sieropositivi, nelle prigioni di massima sicurezza e nelle comunità per tossicodipendenti. Il sempiterno amore di Dio, la sua eterna Parola sono una mappa che ci aiutano a vivere e governare il nostro corpo. Solamente quando deviamo dalla Parola di Dio sperimentiamo la morte spirituale, ma poiché Gesù è morto sulla croce per i nostri peccati, noi abbiamo la vita eterna. Solamente Dio ha il potere e l’autorità di liberarci dal controllo del peccato. Se poniamo la nostra vita nelle mani di Cristo, Egli ci ristora e un giorno ci farà risorgere in una eterna e pacifica relazione con Lui.
Riferimenti all’HIV/AIDS:
La morte è sconfitta dall’amore, la malattia è guarita dall’amore. Dobbiamo dimostrare questo amore a chi vive con l’HIV/AIDS. Pregate per e assieme a chi è infettato dal virus, parlate con loro, sedete vicino a loro in chiesa. Le persone hanno bisogno di sapere che qualcuno le ama per poter avere uno scopo. Avere uno scopo nella vita offre una ragione per continuare a vivere. È quello che fa l’amore.
Sermone sul sempiterno potere dell’amore (Riflessione)
Siete mai capitati in un gruppo di persone che ha la fobia degli insetti ma li conosce poco? Immaginate che arrivi volando o camminando un insetto che nessuno riconosce. Una creatura verde e alata, un essere enorme che sembra uno scarafaggio! Quale sarebbe la reazione? “Uccidilo, piccolo, potrebbe mordere, saltagli sopra, piccolo, potrebbe essere velenoso… non si sa cosa potrebbe essere. Uccidilo subito e, dopo che è morto, studialo pure.”
Incredibili gli insetti… puoi ucciderli, ma ne arrivano sempre di più… non muoiono, anzi si moltiplicano! Non si scoraggiano e non si deprimono per le loro sconfitte. Sono come il coniglio della Duracell… non si scaricano mai… Sembrano essere più forti proprio quando vengono attaccati. Ne uccidi uno e ne arrivano ancora di più. Potete metterli fuori combattimento per una stagione, ma non cantate vittoria troppo presto: ritorneranno più forti che mai. Sembra che dalla morte si origini nuova vita.
La nostra storia è piena di gente spaventata che cerca di distruggere ciò che non conosce e non capisce. Idee diverse e persone diverse con messaggi diversi e bisogni diversi spesso ci mettono a disagio. Ci mettono paura, e perciò cerchiamo di distruggerle.
Proprio ora qualcuno sta dicendo “Fermate la gente di colore, potrebbe prendere il potere… potrebbe cambiare lo status quo e farci perdere il nostro potere e le nostre comodità… state alla larga da quei tipi, tenete lontani i bambini da loro: è gente violenta e pigra. Alzate gli affitti così che non possano vivere qui, fate leggi ancora più dure e teneteli in prigione… distruggete il loro attivismo, prima che diventino come noi… non concedete loro le pari opportunità, etichettateli come sottosviluppati… anzi, fate il possibile per distruggerli… prendetevi il loro potere e, dopo che sono morti, studiateli pure”.
Gli emarginati però sono incredibili… potete distruggerne qualcuno, ma ne arriveranno sempre di più… non muoiono, anzi si moltiplicano. Non piegano la schiena pur subendone di tutti i colori: sono passati attraverso la schiavitù, le impiccagioni, i roghi e gli olocausti; le leggi erano contro di loro, le religioni erano contro di loro, i governi erano contro di loro… Sembrano essere più forti proprio quando vengono attaccati. Sembra che dalla morte si origini nuova vita.
Circa duemila anni fa sorse in Israele un rabbi profeta che sfidò l’arroganza della religione. Diceva cose tipo “Amate coloro che vi odiano e fate del bene a chi vi disprezza e vi usa”. Sovvertiva completamente l’ipocrisia religiosa e il classismo che escludeva coloro che erano considerati il punto più basso del totem. Passò la parte più preziosa del suo tempo con la schiuma della società: sgualdrine, lebbrosi, eunuchi, proletari. Diede dignità al ruolo delle donne. Se fosse incarnato qui e ora, lo si troverebbe nei reparti dei sieropositivi, nelle prigioni di massima sicurezza e nelle comunità per tossicodipendenti. Era un senzatetto, poco stimato nel suo villaggio natale. Sua mamma rimase incinta in circostanze dubbie quando era ancora adolescente e nubile… e con gran dispetto dei dottori e dei maestri della Legge, sapeva bene il fatto Suo: storia, legge, teologia… Sapeva mettere in gran difficoltà i migliori tra loro. Attirava grandi folle, che amavano quello che diceva e di conseguenza cominciarono a mettere in discussione lo status quo e le autorità del loro tempo. Preferivano essere con Lui piuttosto che nei soliti luoghi di culto. Il popolo minuto non aveva più paura.
Il Sommo Sacerdote riunì i suoi tirapiedi e disse “Fratelli, dobbiamo uccidere questo Gesù, sta capovolgendo il mondo che noi conosciamo… prendete i Suoi veri seguaci – quelli che insegnano l’amore che non giudica e che non respinge nessuno… quelli che predicano che il Regno di Dio è qui e ora, accessibile a tutti. Prima che ce ne accorgiamo, non saremo più in grado di usare la religione per intimidire il popolo e preservare il nostro potere… uccidiLo piccolo, uccidi Lui e quanti più Suoi seguaci puoi, prima che le sue idee si diffondano. Mi dicono che si stanno propagando come un incendio. Non sappiamo come faccia a saperla tanto lunga o come sia divenuto così influente, tu però uccidiLo e, dopo che sarà morto, Lo studieremo”.
Sono accadute cose curiose quando hanno ucciso Gesù. Si è staccato dalla croce, è venuto nei nostri cuori… portando amore, pace e gioia. Non importano gli atti aberranti compiuti in Suo nome, il Suo amore, quello vero, esiste e continua ad esistere. I Suoi seguaci sono stati spesso perseguitati nel Suo nome. La Sua essenza, il Suo spirito, il Suo insegnamento, il Suo amore sono presenti dovunque vengano praticati la giustizia e la misericordia amorevole e dove si cammini umilmente di fronte a Dio. La morte non ha potuto tenerLo con sé.
La croce è il simbolo del cristianesimo perché Gesù è sì morto… ma la croce è vuota perché dalla morte ha origine la vita. L’amore ha innalzato Gesù, l’amore ha innalzato me. La morte è sconfitta dall’amore. La malattia è curata dall’amore. Gesù ha incarnato… un amore attivo – ci ha insegnato attraverso l’esempio cosa significa celebrare la varietà. Un amore che non si pente – che non chiede scusa per la sua accoglienza verso tutto e tutti. Un amore protettivo – che gemerà fino a che tutti, nella famiglia di Dio, vengano guariti e siano integri. Il potere dell’amore che è vivo, pulsante ed effervescente è più forte della morte ed è presente con noi qui ed ora, nei nostri cuori, e porta testimonianza a coloro la cui memoria non ha potuto essere distrutta dall’odio, dal pregiudizio e dall’indifferenza. E con in noi l’amore di Cristo continuiamo a camminare… a camminare… a camminare.
* I brani biblici sono tratti dalla versione Nuova Diodati.
** La reverenda Yvette Flunder è pastora della Chiesa Unita di Cristo di San Francisco e vescovo della Fellowship of Affirming Ministries, una coalizione cristiana internazionale.
*** AARTH (African Americans Reach and Teach Health) Ministry è un’organizzazione che diffonde informazioni sulla salute e la prevenzione tra gli Afroamericani. Collabora in particolare con le Chiese cristiane e le organizzazioni islamiche composte in maggioranza da Afroamericani e con le istituzioni governative.
Testo originale (PDF): A Pastor’s Guidebook for HIV/AIDS Ministry through the Church