“Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda” (Giovanni 6:52-59)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Gesù, con il discorso del pane del cielo, mette al centro del suo insegnamento il mistero dell’Incarnazione, cioè dell’unione di umanità e divinità nella sua stessa persona. Tale inscindibile connubio fa sì che Egli partecipi pienamente della Vita del Padre e questa vita custodita nella carne umana viene partecipata, per adozione, a tutti noi. Così, l’intimità del Padre nel Figlio e del Figlio con il Padre viene comunicata a tutti quelli che vivono con fede l’Eucarestia.
Dal Vangelo secondo Giovanni 6:52-59
In quel tempo, i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui…». Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao.
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.