Quando i genitori cattolici, con figli omosessuali, scoprono che ‘Dio non sbaglia mai’
Articolo di Ed Langlois tratto da The Catholic Sentinel* (giornale dell’arcidiocesi cattolica di Portland, Stati Uniti) pubblicato il 4 agosto 2010, liberamente tradotto da Alessandra C.
Cosa fa un genitore quando un figlio rivela la propria omosessualità?
Steve e Florence Balog di Mount Angel hanno vissuto tale esperienza e riportano questo messaggio: Dio non sbaglia mai.
Attraverso la loro storia e la lettera pastorale che i vescovi cattolici statunitensi hanno scritto nel 1997 ai genitori di figli omosessuali con cui hanno tenuto degli incontri per più di un decennio. (…)
Negli anni 70 i Balog adottarono due gemelle. Le ragazze erano già passate da una casa all’altra.
Nel 1990, quando una si iscrisse alla Gonzaga University e l’altra entrò nell’esercito, confessarono esitanti ai genitori adottivi di essere lesbiche.
Non era esattamente ciò che Steve e Florence si aspettavano dalle loro figlie, ma entrambi furono pronti ad accettarlo.
Fu un gran sollievo per le ragazze quando si accorsero di non essere rifiutate. “È stato come se si fossero tolte un peso”, spiega Steve.
Ma l’ansia c’era. Sarebbero state accettate dalla società? La loro vita sarebbe stata più complicata?
In Oregon era in corso un dibattito per ridurre l’estensione dei diritti civili agli omosessuali.
“Non sapevamo molto dell’omosessualità, a parte le battute che si facevano” afferma Florence, 72 anni, insegnante di sostegno ora in pensione.
“Ci siamo sentiti soli per quattro o cinque anni. Quello che più mi dispiaceva era di non poter affermare le mie meravigliose figlie, perchè loro erano delle figlie meravigliose”.
“Tenemmo il segreto”, continua Steve, 78 anni, Care Manager ora in pensione. “Non sapevamo come dire agli altri delle nostre ragazze”.
I Balog facevano parte della Parrocchia (cattolica) di Sant’Andrea in Portland. Diventava sempre più difficile non poter condividere il segreto di famiglia, così iniziarono pian piano a parlare della loro esperienza con gli altri parrocchiani.
Impararono il vero insegnamento cattolico: le relazioni omosessuali sono immorali perché non rientrano nel contesto matrimoniale e non permettono la procreazione; avere un orientamento omosessuale è un peccato.
Steve era amareggiato perché di tutto ciò non si era mai parlato in Chiesa, e soprattutto perché l’identità omosessuale veniva identificata come il male.
Così lui e Florence si avvicinarono ai loro amici di Sant’Andrea, ad una suora e al pastore. Il risultato fu un gruppo chiamato “Comitato di Accoglienza per Tutta la Famiglia”. I membri comunicavano gli insegnamenti ecclesiastici ed estendevano il loro benvenuto ai cattolici omosessuali. I Balog furono la forza motrice del comitato per un decennio.
Più avanti, spiegarono ai genitori del comitato che le loro figlie non avevano scelto di diventare omosessuali.
Le ragazze avevano ormai quasi 40 anni.
I Balog tornarono a Mount Angel pensando di aver compiuto in gran parte il proprio lavoro.
Ma allora al centro di preghiera Shalom delle Sorelle Benedettine venne l’idea di tenere un workshop per i genitori di figli omosessuali e per chiunque altro interessato all’argomento.
I Balog, che erano a servizio del centro, erano le persone ideali per organizzare la giornata.
Sapevano che il loro messaggio non era facile da accettare nella zona di Mount Angel, in Portland. Ma la voglia di rompere il silenzio li fece andare avanti.
Il workshop si tenne in un contesto confidenziale. (…)
Seguono estratti da Always Our Children (sono sempre nostri figli): un messaggio per i genitori di figli omosessuali e suggerimenti per i Ministri Pastorali, una lettera pastorale scritta nel 1997 dai vescovi cattolici statunitensi:
• “Se vostro figlio vi dice di essere gay, fate in modo che ciò non vi ferisca o non crei delle distanze tra voi, ma che rafforzi l’amore, la fiducia e il desiderio di onestà, intimità e comunicazione confidenziale”.
• “Una sensazione di fallimento vi potrebbe condurre nell’ombra della vergogna e ciò può isolarvi dai vostri figli, dalla vostra famiglia e da altre comunità di sostegno”.
• “Prima di tutto, non interrompete i rapporti; non rifiutate vostro figlio. Moltissimi giovani omosessuali finiscono sulla strada a causa del rifiuto delle loro famiglie”.
* The Catholic Sentinel è il più antico giornale cattolico della West Coast degli Stati Uniti, fondato nel 1870, è il giornale ufficiale della arcidiocesi cattolica di Portland.
Questo articolo è stato ripubblicato anche su Fortunate Families Newsletter del maggio 2010, foglio informativo dell’Associazione Fortunate Families, famiglie cattoliche per il rispetto e la giustizia per i loro figli e figlie omosessuali.
Testo originale: Parents live rule: God doesn’t make mistakes