Quando lo Spirito di Pentecoste soffia sulle persone LGBTQ
Riflessioni di Kittredge Cherry* pubblicato sul suo blog Jesus in Love (Stati Uniti) il 15 maggio 2016, liberamente tradotto da Silvia Lanzi
La Pentecoste celebra lo Spirito Santo, un aspetto importante per le persone LGBTQ e i loro amici. Quest’anno la Pentecoste è caduta il 15 maggio. Lo Spirito porta fiammeggiante fluidità di genere e ispira il cambiamento nella Chiesa. A Pentecoste la Chiesa ricorda la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli sotto forma di fiamma. Qui la Pentecoste è immaginata attraverso l’arte e la cultura queer.
I cristiani LGBTQ e i loro amici riconoscono l’opera dello Spirito Santo quando le Chiese benedicono i matrimoni omosessuali, ordinano pastori apertamente LGBTQ, insegnano teologia queer, accolgono le persone di qualunque orientamento sessuale ed espressione di genere. L’insolito mix di maschile e femminile nello Spirito fornisce un ulteriore incentivo. Nella tradizione della Chiesa lo Spirito Santo è presentato spesso come la persona femminile (e facilmente ignorata) della Trinità. A volte è chiamata Sophia, la personificazione della Saggezza, altre volte invece ci si riferisce a Lei come “Lui”. Non vi sembra un po’ queer?
Questo post propone un approccio a più livelli per la Pentecoste, a volte conosciuta come Whitsunday. Svilupperemo due parti: 1) una riflessione sul dipinto Arriva lo Spirito Santo di Douglas Blanchard, tratto dalla sua serie che mostra Gesù come un uomo gay contemporaneo e 2) un estratto dal racconto At the Cross (Presso la Croce) di Kittredge Cherry.
Nel racconto biblico della Pentecoste (Atti 2) lo Spirito Santo arriva come lingue di fuoco che si posano sui discepoli di Gesù. Ispirati dallo Spirito, essi parlano altre lingue e una folla si raduna. Persone da tutte le parti del mondo sono sorprese di sentire le potenti opere di Dio raccontate nelle loro lingue. Ma alcuni si fanno beffe di loro, così Pietro chiarisce citando la profezia che inizia la seguente riflessione:
La Pentecoste nell’arte
Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo. (Atti 2:3-4a)
Una donna alata illumina letteralmente una folla in Arriva lo Spirito Santo da The Passion of Christ: A Gay Vision (La Passione di Cristo: una visione gay), una serie di ventiquattro dipinti di Douglas Blanchard. Questa è una versione moderna della Pentecoste, quando lo Spirito Santo arriva come lingue di fuoco sugli apostoli di Gesù e li ispira a parlare altre lingue. La Pentecoste è una festa importante che la Chiesa celebra oggi, conosciuta anche come Whitsunday.
Nel dipinto di Blanchard lo Spirito Santo fluttua come un angelo al di sopra delle persone a un incrocio, dove le strade buie della città si incontrano con angoli strani. Portando bagliori di fiamma in entrambe le mani, sembra lei stessa una fiamma nel suo abito d’oro.
Il cielo crepuscolare e gli edifici non illuminati colpiscono con uno stato d’animo misterioso, che rende possibili i miracoli. Lingue di fuoco divampano letteralmente dalle teste delle persone per la strada. Molti si tengono per le braccia, formando un cerchio. Pieni di Spirito, formano strane alleanze.
Un soldato, il membro di una gang e un uomo d’affari posano le loro braccia l’uno sull’altro. Una vecchia e una giovane si abbracciano. La persona sulla sedia a rotelle sembra essere la stessa testa calda che ha richiesto la morte di Cristo in Gesù di fronte alla gente. Dietro di loro c’è un grande edificio in costruzione.
Il dipinto dà forma visiva ad un momento di trascendenza spirituale. Arriva lo Spirito Santo è il solo dipinto della serie della Passione di Blanchard che non mostra Gesù. Eppure Gesù È presente tra le persone che sono state trasformate dallo Spirito Santo nel corpo di Cristo. Tutti sono infiammati, non solo i dodici apostoli. Cristo, nella società pluralista di oggi, ha molteplici manifestazioni sia dentro che fuori la Chiesa. Il dipinto suggerisce anche che Gesù è presente nella forma dello Spirito Santo. Entrambi hanno lo stesso viso. Questo, dice Blanchard, è deliberato. Rendendo uguali Gesù e lo Spirito Santo, l’artista enfatizza il fatto che sono un solo essere. Cristo, che è sia maschio che femmina, può facilmente cambiare genere.
La storia della Pentecoste è raccontata in Atti 2. Gli apostoli erano seduti insieme a porte chiuse un mattino presto quando sentirono un vento impetuoso. Lingue di fuoco si posarono su ciascuno di loro. Ispirati dallo Spirito, parlarono altre lingue e si radunò una folla. Devoti provenienti da tutto il mondo erano stupiti di ascoltare le grandi opere di Dio nella loro lingua. Ma alcuni se ne fecero beffe, così Pietro spiegò la cosa citando una profezia del Libro di Gioele: “Negli ultimi giorni, dice il Signore, io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri giovani avranno visioni e i vostri anziani faranno dei sogni” (Atti 2:17). Lo stesso Gesù aveva predetto che lo Spirito Santo sarebbe venuto dopo di lui per consentire ai suoi discepoli di fare “cose ancora più grandi” di quelle che aveva fatto lui. Ci si riferisce allo Spirito Santo con il termine greco Paraclito, che significa “avvocato”, “consolatore”, o “insegnante”. La parola resa come “Spirito” denota anche l’idea di “vento” o di “respiro”. La Chiesa primitiva insegnava che l’arrivo dello Spirito Santo avrebbe riaperto il paradiso che era stato chiuso dal peccato umano. I cristiani credono che lo Spirito Santo continui ad ispirare i credenti ancora oggi, soprattutto nei momenti di difficoltà o di gioia.
Blanchard porta la Pentecoste nelle strade e la umanizza, presentando lo Spirito Santo come una donna. Nei testi della Chiesa a volte lo Spirito Santo è descritto come la persona femminile della Trinità. È conosciuta come Sophia, l’incarnazione della Sapienza, altre volte invece ci si riferisce a Lei come un “Lui”, una confusione piuttosto strana della dualità di genere. Il coraggioso Spirito Santo femminile di Blanchard è una delle caratteristiche più singolari di questo dipinto dal punto di vista storico-artistico. Generalmente gli artisti raffigurano lo Spirito Santo a Pentecoste come una colomba e non come una donna. La forma del palazzo dietro lo Spirito Santo assomiglia ad una colomba e rispecchia la forma dello sfondo di Gesù appare ai suoi amici. I dipinti della Pentecoste sono chiamati spesso La discesa dello Spirito Santo ma Blanchard rimuove le implicazioni sopra/sotto intitolandolo Arriva lo Spirito Santo.
All’inizio della serie sulla Passione la folla si sforzava di toccare Cristo o di seguire il suo esempio, ma ora hanno assorbito i suoi insegnamenti e il suo Spirito. La trasformazione della folla a Pentecoste diventa più visibile quando la si paragona alle folle che hanno marciato con Gesù la Domenica delle Palme. Il secondo dipinto di Blanchard e il penultimo sono appaiati, proprio come il primo e l’ultimo. Nel passato la folla marciava nella città portando cartelli ma non si guardavano l’un l’altro. Ora non hanno più bisogno di cartelli o di slogan. Rivolgendosi l’uno all’altro, trovano tra di loro la libertà e la giustizia che avevano cercato di ottenere. Sono stati messi alla prova in modi inimmaginabili la Domenica delle Palme e forgiati in una vera comunità. Hanno fatto esperienza di Dio senza sforzo, senza quasi averne coscienza. Nonostante la loro fiamma ultraterrena, sono più presenti nel mondo di quanto non fossero prima. L’impostazione della Domenica delle Palme era sterile e vuota, fatta eccezione per l’arco di trionfo, ma questa folla si riunisce in una strada realistica di una città in cui vive la gente.
L’idea biblica di un fuoco che brucia sopra la testa di qualcuno è spaventoso e non plausibile, ma le fiamme portate dallo Spirito Santo di Blanchard sembrano amichevoli e dome, come candele di compleanno. Come il roveto ardente di Mosè, il fuoco sacro non si consuma. Il palazzo in costruzione sullo sfondo si può interpretare come la fondazione della Chiesa cristiana. Lo stesso artista offre però una visuale alternativa: “Ho preferito pensarlo come un riferimento alla storia della torre di Babele”. Lo Spirito Santo volge la schiena alla struttura costruita a mezzo che simboleggia l’empia arroganza umana, destinata ad essere rovesciata da Dio.
Molti dei dipinti precedenti hanno una messa a fuoco stretta, a volte claustrofobica. La Pentecoste di Blanchard arriva come una boccata d’aria fresca che mostra, finalmente, il quadro generale. Il passato entra in prospettiva e lo spettatore può vedere il quartiere dove Gesù ha vissuto ed è morto. Blanchard dice che non intendeva evocare un luogo particolare. Incroci come questo sono comuni a New York. Uno dei molti posti cui assomiglia è il luogo in cui è andata a fuoco, nel 1911, la Triangle Shirtwaist Factory, dove morirono centoquarantasei lavoratori tessili, il più letale disastro industriale della storia di New York. Quel fuoco distruttore contrasta con le fiamme di trasformazione dello Spirito.
Gli spettatori potrebbero essere sorpresi di trovare la Pentecoste in una serie della Passione di Cristo. Gli artisti non concludono sempre il racconto della Passione con la morte, la resurrezione o anche l’ascensione di Gesù. Blanchard riconosce che una delle ispirazioni di questa serie è stata la Piccola Passione di Albrecht Dürer; segue l’esempio di Dürer continuando la Passione per ancora due pannelli dopo l’Ascensione. Entrambi gli artisti ritraggono la Pentecoste come la penultima immagine. Nella Passione gay di Blanchard la Pentecoste è un punto di sosta vicino alla fine della strada che porta dal carcere al paradiso.
I cristiani progressisti riconoscono l’opera dello Spirito quando le Chiese iniziano ad accogliere a braccia aperte i loro membri LGBT, quando benedicono le nozze omosessuali, ordinano pastori apertamente LGBT e insegnano teologia queer. Alla luce della Pentecoste può essere significativo il fatto che gli uomini gay più scandalosamente effeminati siano stati denigrati come “fiammeggianti” (froci). Le fascine utilizzate per bruciare gli eretici sono stati chiamati “faggots” (froci), ora un insulto per gli uomini gay.
La Pentecoste è una buona notizia per le persone LGBT perché lo Spirito Santo arriva a TUTT*, indipendentemente dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere. Lo Spirito infiamma il desiderio di essere fedeli a se stessi, anche se questo significa essere pienamente, palesemente queer. Le persone LGBT possono identificarsi con la miscela esplosiva di maschio e femmina dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo, il cui genere è ambiguo, accoglie quelli che sono definiti bulldykes (lesbiche mascoline), fatine (detto di gay effeminati), amazzoni, eunuchi, transfolk o genderqueer, two-spirit (termine dei nativi americani per definire i gay) o terzo sesso (chi non si riconosce né come uomo né come donna). Ogni linguaggio ha delle parole per le persone queer e la storia di Gesù è stata tradotta in molte lingue. Grazie alle meraviglie multilingua della Pentecoste, il Vangelo oggi è disponibile con un accento gay.
“Io effonderò il mio Spirito su ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri giovani avranno visioni e i vostri anziani faranno dei sogni” (Atti 2:17)
Gesù ha promesso ai suoi amici che lo Spirito Santo sarebbe venuto per renderli più forti. Erano insieme in città a Pentecoste quando improvvisamente sentirono una forte tempesta di vento che soffiava nel cielo. Apparvero lingue di fuoco che si separarono e si posarono su ciascuno di loro. Gli amici di Gesù erano infiammati con il fuoco dello Spirito Santo! Presto lo Spirito li fece parlare in altre lingue. Tutta questa eccitazione attirò una grande folla, persone rette di ogni etnia e nazione, provenienti da tutte la città, che portarono i loro esseri magnifici come i colori dell’arcobaleno. Ognuno poteva sentir parlare di Dio nella propria lingua. Ispirati dallo Spirito Santo, anche noi possiamo ascoltare e parlare della storia di Dio. Siamo i fiammeggianti amici di Cristo!
Vieni, Spirito Santo, e accendi la fiamma dell’amore nel mio cuore.
La Pentecoste nella letteratura
La Pentecoste è la scena finale di Jesus in Love: At the Cross (Gesù innamorato: presso la Croce), un racconto su un Cristo eroticamente vivo dell’autrice lesbica cristiana Kittredge Cherry. Parlando in prima persona, Gesù mischia maschile e femminile come fa con umano e divino. Il libro include una storia d’amore gay tra Gesù e il suo discepolo Giovanni. Eccone un estratto:
Quando lo Spirito Santo mi amò, il nostro contatto produsse un fremito di energia simile a un battito cardiaco. Lei mi stava suonando come una campana, e il “suono” sarebbe durato per sempre. “È senza fine perché è senza inizio” mi disse Lei. Mi suonò di nuovo e questa volta, quando l’estremità del suo cuore attraversò il mio, il rapimento mi fece perdere il controllo e ci fondemmo in Uno solo. La nostra unione era così potente che la gente ci avrebbe potuto effettivamente vedere e sentire, come lingue di fuoco e un sibilo di vento.
Il nostro aspetto non li ha spaventati, perché ci aspettavano. Alcuni dei miei discepoli hanno smesso di cantare abbastanza a lungo per esclamare: “È lo Spirito Santo!” Abbiamo baciato tutti, facendo attenzione a raffreddare i Nostri baci ad una temperatura adeguata per l’uomo. Li abbiamo lambiti con le Nostre lingue di fuoco. Hanno accolto i Nostri baci elettrici. Ciascuno di loro ha inalato improvvisamente e profondamente in preparazione ad un sospiro. Siamo entrati loro dentro come un respiro, attraversando la nuova porta di ogni anima e fecondando il luogo sacro all’interno. Allo stesso tempo le loro anime scintillanti hanno penetrato il mio cuore divino e hanno nuotato in un nuovo seno come lo spazio che si era appena dispiegato per loro.
Il glorioso attrito mi ha fatto infiammare. Lo Spirito Santo e lo spirito umano si sono uniti, catalizzando una reazione a catena di esplosioni di potenza. Ogni anima nella stanza si è accesa in modo tale che le fiamme sembravano ardere dal corpo di ogni persona. Si guardarono intorno, contemplando l’aura di ciascuno con ammirazione stupita.
Tutto questo successe in un solo respiro. Quando espirarono, avrebbero potuto assaggiare quanto Dio li amava mentre scorrevamo sopra le loro lingue. Hanno lasciato le loro lingue agitarsi e contorcersi in estatico abbandono. Ognuno ha diffuso la tensione della consumazione di questo matrimonio spirituale nel proprio unico stile di discorso. Alcuni di essi suonavano senza senso mentre lodavano Dio. Altri parlavano in termini esaltati. Per Giovanni, questa era una specie di citazione del profeta Isaia: “Io gioisco pienamente nel Signore, perché mi ha avvolto con il manto della giustizia, come uno sposo che si cinge il diadema e come una sposa che si adorna di gioielli”. Io e lo Spirito Santo abbiamo cavalcato le onde sonore delle loro voci, facendo ancora attivamente l’amore. Abbiamo concesso a tutti coloro che ascoltavano lo stesso dono che io avevo ricevuto quella mattina: la capacità di sentire il pensiero puro.
[…] Due passanti dalla lontana Frigia sono stati i primi a parlare. “Hai sentito?” ha chiesto uno. “Qualcuno parla frigio! Andiamo a vedere chi è”, ha risposto l’altro. Si sono affrettati al cenacolo e hanno bussato alla porta. I miei discepoli stavano ancora rendendo grazie a Dio e non avevano più paura di permettere che altri li vedessero e sentissero. Hanno lasciato la porta aperta per la folla che si stava raccogliendo mentre le loro voci estatiche mi portavano a persone di ogni nazione che vivevano a Gerusalemme.
* I passi biblici sono tratti dalla Bibbia di Gerusalemme/CEI.
Testo originale: Pentecost: Holy Spirit brings LGBTQ visions