Robbie Rogers racconta la sua esperienza di calciatore gay
Articolo del 4 giugno 2013 pubblicato su gay.tv
Il calciatore gay Robbie Rogers si confessa alla CBS parla della sua esperienza negli spogliatoi prima e dopo aver fatto coming out.
Ormai è diventato una star, Robbie Rogers è diventato uno dei calciatori più famosi del momento grazie al suo coming out che lo ha reso il primo giocatore di calcio dichiaratamente gay a giocare nel campionato americano. Robbie ha recentemente rilasciato un’intervista alla CBS in cui parla, tra le altre cose, anche della sua esperienza negli spogliatoi.
Per iniziare Robbie Rogers vuole rincuorare tutti gli atleti che non hanno trovato il coraggio di fare coming out: “Una volta che gli atleti cominceranno a capire e rendersi conto che non verranno trattati in modo diverso e che saranno giudicati solamente per le loro prestazioni, come ogni atleta, penso che si sentiranno liberi di aprirsi con la gente”.
Robbie Rogers ha anche parlato e descritto di come lo spogliatoio possa inibire e qualche volta scoraggiare gli atleti che vogliono fare coming out: “Quando giocavo in Inghilterra era molto più difficile. Lo spogliatoio era brutale. Voglio dire, ragazzi fantastici. Non voglio dire che erano omofobi, ma che la mentalità del gruppo era un po’ maliziosa. Ma, si sa, ci sono gli scherzi, le battute e talvolta si possono sentire cose che ti feriscono e su queste cicatrici che si costruisce la paura.”
Insomma, Robbie ci guida attraverso un mondo a noi sconosciuto come quello degli spogliatoi di calcio spiegandoci, in parte, perché ancora oggi parlare di omosessualità nel mondo dello sport è considerato un tabù. Ma le cose stanno cambiando…