14 maggio 2016 a Pistoia incontro su “Sempre mio figlio. I genitori di fronte alla scoperta dell’omosessualità”
“Sempre mio figlio. I genitori di fronte alla scoperta dell’omosessualità” incontro organizzato a Pistoia dall’Associazione Ives, con la partecipazione di Donata Testa, autrice di “Sventola l’aquilone”.
Sabato 14 maggio 2016 alle ore 16:00, durante la settimana contro l’omofobia, presso la Biblioteca San Giorgio, l’Associazione IVES (Integrarsi, Valorizzarsi, Emozionarsi, Sostenersi) di Pistoia, in alleanza con Biblioteca San Giorgio, presenterà il libro “Sventola l’aquilone” (Editrice Sui, pp.69, 2013).
Sarà presente l’autrice Donata Testa, che racconterà la propria storia, quella di una “madre come tante, di una famiglia spensierata con due figli che crescono, tra la scuola i primi amori, dai differenti caratteri. Ma poi alla fine di un’estate, irruente come un acquazzone d’agosto, la rivelazione, la scoperta dell’omosessualità di un figlio”. Lo smarrimento di una madre, il suo voler capire, comprendere, semplicemente amare. Con questo racconto delicato Donata Testa ci consegna la sua storia, che ha il pregio di scuoterci e d’interrogarci.
Ad organizzare l’evento è l’Associazione Ives, presente e forte sul territorio pistoiese anche con i propri sportelli di ascolto e consulenza legale, di accoglienza famiglie e di accoglienza individuale.
Per info www.ivespistoia.it, info@ivespistoia.it, pagina facebook Ives Pistoia.
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Estratto del libro:
<<Infine, stufa com’è, stanca dell’anno trascorso a vedere e non sapere, a illudersi senza speranze, domanda in fretta:
– Chi è Massimo? – Un amico.
– È omosessuale? – Sì.
– Perché ti piace stare con lui? – Perché, banalmente, lo sono anch’io.
Ecco, è finita, l’ha detto. Di colpo niente è più segreto, niente è ancora da svelare. Finito, detto e finito. E la scelta dell’avverbio «banalmente» la sorprende e la confonde.
Come fa a essere banale? Cosa c’è di banale nel dichiararsi omosessuale? Edoardo, le parole le pesa, lo sappiamo, le usa con
garbo e rispetto, le centellina. E dunque immagina davvero banale la sofferta, travagliata scelta? Forse, quando arriviamo alla fine di un percorso, una volta saliti su, in alta quota, con uno sforzo bestiale ci guardiamo indietro, guardiamo il fondovalle e diciamo: Non era mica difficile, no, proprio una salita da niente, banale addirittura. È così? …>>