Cari Padri Sinodali noi cattolici LGBT vogliamo incontrarvi alla luce del sole
Lettera aperta ai Padri Sinodali inviata dai partecipanti del Global Network of Rainbow Catholics il 4 ottobre 2015
Cari fratelli e sorelle al Sinodo sulla Famiglia, saluti dalla neonata Rete Globale dei Cattolici Arcobaleno (Global Network of Rainbow Catholics)! Siamo un gruppo di lesbiche, gay, bisessuali e trans cattolici che, assieme alle nostre care famiglie e amici, ha trascorso gli ultimi giorni non lontano da voi, a Roma, per consolidare due anni di lavoro, un percorso fatto accanto al vostro per preparare i due Sinodi sulla Famiglia.
Proveniamo da più di trenta paesi del mondo, sia come individui, che come rappresentanti di gruppi, e siamo impegnati offrendo la presenza di persone come noi nella vita delle nostre chiese locali, (così come in molte altre attività). Gli ultimi anni non sono stati una strada facile! Molti nella nostra Chiesa pensavano che stavano servendo Dio disapprovandoci, e, alcuni ancora lo credono, soprattutto all’interno della gerarchia; ma possiamo dirvi con gioia, che abbiamo mantenuto viva la nostra confessione di fede cattolica! Abbiamo mantenuto la fede sotto la persecuzione, e siamo pronti a unirci con voi nell’annuncio gioioso del Vangelo a cui Papa Francesco ci ha chiamato.
Poiché Dio meraviglioso, abbiamo scoperto che attraverso questa nostra condizione di “ultimi” tra il popolo di Dio, lo Spirito Santo ci ha dato una sorprendete capacità (almeno per noi) di alzarci e contribuire, senza aver paura di chi teme noi, senza essere risentiti dalla mancanza di accoglienza, dalla burocratica avarizia dello spirito e dalla disonestà a cui siamo stati sottoposti regolarmente. Abbiamo imparato che non è importante ciò che la Chiesa può fare per noi, ma cosa possiamo noi per la Chiesa.
Abbiamo bisogno di essere ancor più preparati ad unirci a voi nel vostro compito di diffondere il Vangelo e sostenere le famiglie in cui (come abbiamo spesso sperimentato noi stessi) Dio si compiace. Dobbiamo sostenerci a vicenda, e sostenere chi è più vulnerabile di noi, a livello mondiale, soprattutto nei paesi che ci criminalizzano e che, addirittura, pensano di onorare Dio uccidendoci.
Dobbiamo essere in grado di condividere le informazioni, contrastare il falso incoraggiarci a vicenda nei nostri bisogni, e rafforzare le nostre famiglie, soprattutto laddove le leggi ancora non garantiscono loro protezione. Così abbiamo deciso di creare una rete globale per riunire gruppi LGBTI cattolici, le nostre famiglie e gli amici, così come altri cristiani e persone di buona volontà. Questo ci permetterà di essere ancor più preparati a condividere esperienze, storie di vita, esempi di best practice: piccoli miracoli di amore.
Vogliamo impostare la nostra rete in modo tale da poter essere utili a voi, anche se sappiamo per lunga esperienza quanto molti di voi siano spaventati di comunicare con noi, anche solo in maniera discreta, figuriamoci a parlare in maniera ufficiale. Avendo imparato, vivendo con Gesù, a non essere costernati dalle falsità e calunnie su di noi alle quali alcuni di voi, sembrano ancora attaccati,e che, addirittura, sono fatte passare come “l’insegnamento della Chiesa”, ci troverete resilienti, perché sappiamo che siamo amati.
Nella quasi totale assenza di pastori che si espongano, abbiamo fatto questo cammino di fiducia e amore con un Pastore che non si vergognava di dare Se stesso fino alla morte per noi, Uno la cui voce ascoltiamo, con cui non siamo in rivalità, e alla cui luce tutti gli altri, che si definiscono pastori, possono essere giudicati per i loro frutti. In forza di questo, potreste anche essere sorpresi dalla nostra mitezza!
Così vi scriviamo per mandarvi il nostro incoraggiamento per i giorni del vostro raduno sinodale, così come per i mesi e gli anni a venire, in modo tale che tutti noi cominciamo a vivere i suggerimenti del nuovo momento che sta venendo alla luce, scoprendo nuovi modi di celebrare la famiglia, piuttosto che condannando, vino che rischia di far scoppiare otri vecchi. Ci ha entusiasmato la meravigliosa omelia della settimana scorsa di Papa Francesco a Philadelphia in cui ha descritto le conseguenze del rimprovero sia di Gesù sia di Mosè a coloro i quali vorrebbero trattenere lo Spirito.
Abbiamo pregato per voi in ogni Messa del nostro incontro e vi chiediamo di pregare per noi, fiduciosi che saremo presto in grado di incontrarci alla luce del sole, con gioia. Perché ci ha sorpreso la scoperta che nel corso degli ultimi anni, nonostante tutto, e perché nulla è impossibile a Dio, siamo diventati compagni di cammino con voi nella vita del Vangelo, e partecipi di tutte le attività gioiose.
Con i più calorosi saluti dalle vostre sorelle e dai vostri fratelli arcobaleno in Cristo.
Roma, Festa di San Francesco d’Assisi, 2015