6/13/20 novembre 2013 a Roma incontriamoci a Nuova Proposta
“Diamo ragione della nostra speranza!”. Cari amici! Vi ricordiamo i nostri prossimi appuntamenti!
Mercoledì 6 novembre ore 20.00 – Via Marianna Dionigi n. 59 – Roma (visualizza mappa)
Incontro di preghiera ispirata al metodo della meditazione profonda
Spesso la frenesia della quotidianeità e il susseguirsi irrefrenabile di innumerevoli distrazioni trasformano quel momento speciale e unico che è la preghiera personale in un confuso susseguirsi di parole asettiche. Grazie alla pratica della Preghiera Profonda abbiamo la possibilità di ritornare finalmente nel luogo dove avviene l’incontro con l’Amato, un luogo unico presso il quale dissetarci e sentirci al sicuro: il nostro Cuore.
Staremo insieme per un momento di preghiera basato sulla meditazione profonda cristiana, guidati da suor Nicoletta, esperta di questo tipo di pratica.
La meditazione profonda cristiana è una ricerca “orante” che si svolge nel cuore, il centro profondo e nascosto della persona. Un esercizio di vita spirituale che mobilita tutte le dimensioni del proprio essere interiore per andare fino all’accoglienza piena della Parola: Gesù Cristo. Un silenzioso – riverente – obbediente ascolto della Parola. Una delle vie da percorrere per sperimentare la “Novità di vita” portata da Cristo Signore.
Mercoledì 13 novembre ore 20.00 – Via Marianna Dionigi n. 59 – Roma (visualizza mappa)
Secondo incontro del percorso esperienziale e di condivisione dedicato ai più giovani
Dopo la riuscita degli incontri del precedente anno, anche nel nuovo programma 2013 / 2014 è stato pensato di riservare alcuni incontri di condivisione ai giovani fino ad un massimo di 34 anni. Il desiderio è quello di aggiungere un incontro specifico per dare la possibilità di orientare le dinamiche guidate, ed affrontare tematiche e sentimenti attraverso un linguaggio comune ad una fascia d’età così da creare un luogo di confronto tra realtà ed esperienze più vicine e simili tra loro.
Sarebbe importante che chi deciderà di seguirci in questo cammino assicuri una certa costanza di partecipazione!
Mercoledì 20 novembre ore 20.00 – Via Marianna Dionigi n. 59 – Roma (visualizza mappa)
Incontro con la Comunità di Base di S. Paolo di Roma e la Comunità S. Benedetto al Porto in Genova fondata da don Gallo “Eccoci! le Comunità come espressione di una speranza che diventa realtà”.
Le Comunità cristiane di base, tra le quali si colloca la comunità di San Paolo a Roma, sono impegnate nel superare la contraddizione tra lo spirito del Vangelo e la pratica della Chiesa cattolica romana istituzionale.
Questo impegno ha assunto forme concrete nel clima spirituale creatosi col Concilio Vaticano II che ha acceso molte speranze di poter vivere la propria fede in una chiesa concepita come “popolo di Dio” e non come “società istituzionale”.
Le Comunità cristiane di base (Cdb) sono nate spontaneamente negli anni Sessanta e Settanta, soprattutto in America Latina, ma anche in Italia, tra gruppi cattolici; esse vogliono, sulla spinta del Concilio Vaticano II (concluso nel 1965), dare una nuova consapevolezza – né integrista, ne disincarnata – alla loro vita di fede nel Dio di Gesù Cristo.
Facendo riferimento alla Bibbia e, insieme, alle lotte degli oppressi, le Cdb non intendono creare un’altra Chiesa, ma piuttosto contribuire a rendere “altra” – cioè più evangelica e credibile – la loro Chiesa storica di appartenenza, quella cattolica romana.
All’interno di questo movimento si colloca la Comunità di San Paolo, nata a Roma sul finire degli anni Sessanta. Essa si chiama così perché il suo primo inizio fu proprio nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, dove allora era abate don Giovanni Franzoni.
La Comunità San Benedetto al Porto in Genova inizia l’attività a tempo pieno nel giugno 1975, nei locali della Canonica messi a disposizione dal buon parroco, don Federico Rebora.
La Comunità è tra quei gruppi di frontiera che hanno promosso e co-fondato col Gruppo Abele il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) nell’aprile 1982.
La Comunità accoglie tutti coloro che si trovano in situazione di disagio, con particolare attenzione al mondo della tossicodipendenza da sostanze illegali, da alcool e del disagio psichico.
Sin dall’inizio la Comunità ha voluto essere una presenza sul territorio, attiva e collaborativi con i Servizi Pubblici, ai quali riconosce la centralità dell’intervento sociale. L’azione della Comunità non vuole essere né assistenziale, né sostitutiva. La Comunità riesce ad essere tanto più efficace, quanto meglio l’Ente Pubblico sviluppa una rete diversificata di servizi, che rispondono ai bisogni dell’utenza, integrata ad una strategia di prevenzione.
Scopo fondamentale della Comunità è offrire una proposta di emancipazione da ogni forma di dipendenza, all’interno di una partecipazione e confronto critici con il sociale e con il politico.
Questo progetto di crescita non è stato improvvisato; esso nasce da una lunga esperienza con il mondo della devianza e dell’emarginazione del suo fondatore, don Andrea Gallo, salesiano, incardinato dal 1965 nella Diocesi Genovese.
Vi aspettiamo!
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