I cristiani omosessuali e le ‘chiacchiere’ della gerarchia cattolica di fronte allo scandalo dei preti pedofili
Riflessioni a cura dei webmaster del progetto Gionata
La gerarchia della Chiesa Cattolica è stata scossa profondamente dalle accuse di essere intervenuta in maniera poco efficace in Stati Uniti, Irlanda, Italia e Germania, contro tanti sacerdoti pedofili accusati di aver abusato e molestato dei minorenni a loro affidati, limitandosi per anni a trasferire i preti accusati di pedofilia, invece di denunciarli alla polizia e di chiederne le dimissioni.
In un momento in cui ci si aspetterebbe dalla Gerarchia Vaticana un atteggiamento di compassione nei confronti delle vittime dei sacerdoti pedofili, il Segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone “non ha perso occasione per aggiungere danno al danno, paragonando l’omosessualità alla pedofilia.
In questo modo non solo non ha risolto il problema delle vite dei piccoli devastati dagli abusi dei sacerdoti pedofili, ma ha altresì scaricato il fardello sulle spalle delle persone omosessuali che già sono vittime innocenti dello stigma e del pregiudizio della società”.
Di fronte a tali parole diciamo: “Basta Eminenza! è ora di finirla di dire assurdità sulle persone omosessuali“.
Se oggi la chiesa cattolica si ritrova con migliaia di bambini abusati da preti pedofili la colpa è proprio di quella gerarchia che ora grida al complotto, che si definisce vittima dopo aver taciuto per anni e finto di non vedere il “vero scandalo” agli occhi di Dio.
Tanti uomini e donne, abusati da sacerdoti quando erano bambini, attendono ancora delle risposte, delle parole di conforto dalla loro chiesa e chiedono che essa faccia tutto il possibile perché ciò che è accaduto non accada MAI PIU’!
Noi cristiani, omosessuali e non, che dal 10 al 17 maggio 2010 pregheremo in tutta Italia per ricordare le vittime della violenza dell’omofobia, non potremo non ricordare anche queste vittime del silenzio e dell’ipocrisia della nostra chiesa.