Amare se stessi per lasciarsi amare (Giovanni 14:21-26)
Riflessioni di don Fabio
“Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.” (Giovanni 14:26)
Giovanni 14:21-26: “Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama”.
Il Signore non pretende nulla da noi! Anzi… con lui tutto è “gratis” – tutto è “Grazia”! L’unica condizione, se così si può dire, è che ciascuno/a di noi sia disposto a “lasciarsi” amare!
Una relazione d’amore che inizia con l’essere “accoglienti”: prima verso se stessi, e poi verso gli altri! Eh sì! Perché se noi per primi non ci accogliamo, non ci amiamo, non ci rispettiamo, non ci prendiamo cura di noi stessi… sarà difficile che riusciamo a farlo con gli altri, e che gli altri lo facciano con noi!
Gesù sapeva bene che non sarebbe stato facile comprendere fino in fondo il “suo” comandamento, e per questo manda il suo Spirito affinché ci insegni tutto, affinché, come singoli e come comunità (ecclesiali e sociali), ci lasciamo guidare dalle novità che, di volta in volta, il suo Amore suscita in noi.
Se come Chiesa ci chiudiamo a tutto ciò, dice papa Francesco, sappiamo di muffa e non serviamo a nulla!
Con affetto, Fabio!