Amore puro e omosessualità. Se ne parla sul Bollettino Salesiano
Lettera con risposta di Sabino Frigato, Docente di Teologia Morale, tratta da Il Bollettino Salesiano*, ottobre 2011, p.6
Scrivo in preda ad una profonda confusione. Il prof. Veronesi, oltre a condannare le posizioni discriminatorie contro gli omosessuali, proprio partendo dalla propria storia di uomo di scienza, ritiene inaccettabile oltre che falso accettare una spiegazione di ordine chimico-genetico all’omosessualità o, quantomeno, la sua interpretazione come deviazione patologica dalla normalità al pari di una malattia.
Tutto sommato è intuitivo riconoscere che la condizione dell’amore omosessuale non solo è presente in natura, ma ha sempre accompagnato la storia del genere umano e attraversato numerose civiltà.
Il grande discrimine con l’amore etero è solo e unicamente legato alla procreazione ed è proprio questo elemento, credo che qui stia la provocazione di Veronesi, a rendere l’amore tra i gay meno strumentale e più legato alla purezza dei sentimenti.
Ovviamente anche questa è una frase ad effetto perché sappiamo bene quanto anche gli omosessuali, uomini e donne, combattano tra adozione e frontiere della procreazione, per avere figli propri e poter diventare famiglia.
Ho scoperto che esistono anche gruppi di omosessuali credenti e mi chiedo: qual è la posizione ufficiale della Chiesa? Grazie
Lettera firmata, Senigallia
La risposta…
La confusione regna sovrana su tutti gli aspetti importanti della vita: figuriamoci sulla sessualità. è il regno di tutto e del suo contrario.
Una vera babele in cui i mass media ci giocano alla grande. E il prof. Veronesi ci è cascato in pieno con una discutibilissima “sparata” su una realtà estremamente complessa quale è l’omosessualità.
L’omosessualità è un argomento così complesso da richiedere attenzione paziente ed intelligente da parte di tutti coloro che se ne occupano.
Nonostante la montagna di libri e di studi sull’argomento la maggiore difficoltà nell’affrontare il tema è la scarsità di informazioni al riguardo.
Sembra un controsenso perché da tempo si fa un gran parlare di gay, di lesbiche, di transessuali.
Purtroppo le immagini, i toni e le posizioni spesso estremistiche più che aiutare aumentano la confusione, lo smarrimento e il disagio anche in non pochi dei diretti interessati.
Ovviamente l’omosessualità non è cosa di oggi. La storia è lì per ricordarcelo. Nonostante ciò e tutte le moderne teorie al riguardo, è difficile dire perché certe persone sentano in se stesse un’attrattiva affettiva ed erotica verso persone dello stesso sesso.
Altra difficoltà da chiarire è quando insorge l’attrattiva omosessuale? C’è un’età definita? No! Può insorgere nell’adolescenza, da adulti, come anche da sposati.
Una breve esperienza in qualche momento della vita basta per qualificare una persona come strutturalmente omosessuale?
E perché la “scoperta” della propria omosessualità per alcuni viene vissuta molto male e per altri, invece, viene accettata apertamente come normale? è solo un problema culturale, sociale?
Dalle poche cose appena accennate si comprende che non si può affrontare l’omosessualità a suon di battute e di slogans.
Perché, secondo Veronesi, la relazione omosessuale sarebbe più “pura” di quella eterosessuale? In che cosa consisterebbe questa supposta purezza? Nell’amarsi sessualmente senza preoccuparsi di fare figli!
L’illustre professore dimostra una preoccupante ignoranza vuoi del complesso mondo gay con tutti i suoi risvolti umani ed erotici, e vuoi di che cosa significhi per un uomo e una donna amarsi veramente: il desiderio del figlio nasce proprio dall’amore.
Del resto non sono gli stessi omosessuali a rivendicare il diritto alla paternità e alla maternità?
Nella boutade di Veronesi non è difficile cogliervi una posizione polemica contro la Chiesa per la quale conterebbe solo la procreazione e non anche una vera relazione d’amore tra i coniugi. Va da sé che la “dura” morale della Chiesa sarebbe la nemica numero uno dell’amore omosessuale.
Certamente la Chiesa ha una sua netta posizione al riguardo, e tuttavia nei suoi documenti – così poco conosciuti anche dai cattolici – pur nella ferma difesa dei valori morali in gioco, dimostra vero rispetto e grande attenzione alle persone omosessuali e alla loro storia.
Tant’è che per conoscere meglio e più direttamente questo mondo non pochi uffici pastorali diocesani hanno avviato incontri con gruppi di omosessuali credenti. In Italia sono alcune decine: pochi ma significativi di un cammino.
Il franco confronto con questi gruppi aiuta omosessuali e comunità cristiane a riconoscere, oltre ogni pregiudizio e incomprensione, che il Signore chiama tutti a seguirlo al di là delle rispettive tendenze sessuali. La fede in Cristo Gesù poi illuminerà e richiederà determinati stili di vita.
La complessa questione omosessuale interpella tutti ad un confronto serio ed equilibrato perché gli omosessuali sono persone in carne ed ossa, fratelli e sorelle al pari degli eterosessuali.
Sabino Frigato, Docente di Teologia Morale
* Il Bollettino Salesiano è un mensile di informazione e cultura religiosa edito dalla Congregazione Salesiana di San Giovanni Bosco