Anche noi siamo tuoi testimoni. Preghiera LGBT
Preghiera di Jacques Mérienne pubblicata sul sito dell’associazione LGBT cristiana C+H (Svizzera), liberamente tradotta da Laura Checconi
Dio, Signore, Padre, Tu sei il solo Dio e ognuno è unico davanti al tuo amore,
Davanti a te non ci sono né maggioranza né minoranza,
Non ci sono che coloro che tu chiami, che tu scegli, che tu salvi.
Tu ci hai donato i tuoi comandamenti perché testimoniamo che il tuo amore è universale,
E che nessun uomo, nessuna donna ne è esclus*, anche se il loro orientamento sessuale non corrisponde alle norme religiose trasmesse e imposte di generazione in generazione.
Tu hai donato il tuo amore non perché divida, ma perché unisca.
Da chi andremo, Signore, quando coloro che hai scelto per testimoniare il tuo amore per tutti gli uomini ci girano le spalle?
Da chi andremo, Signore, quando coloro che tu hai scelto per guidare e insegnare al tuo popolo pretendono di conoscere al tuo posto quello che è bene e quello che è male, mentre tu non chiedi loro che di rispettare la tua giustizia?
Dobbiamo rinunciare al tuo amore con il pretesto di credere che tu sia incapace di amarci?
Dobbiamo rinunciare al tuo Spirito solo perché loro non accettano che tu ce lo possa donare?
Aiutali a superare le superstizioni e le tradizioni morte per andare verso la libertà e l’arricchimento reciproco.
Dona ai tuoi fedeli di inventare un amore che, voltando la schiena al rifiuto e alla condanna dell’altro, non cancelli le differenze, ma le renda giuste e feconde.
Non ti chiediamo di perdonarci per quello che siamo, perché tu conosci la nostra innocenza, sei tu che ci hai creati.
Ma ti chiediamo perdono per la disperazione che a volte ci assale.
È disperante essere rifiutati da coloro che amiamo e che una predicazione sbagliata allontana da noi.
Coloro che amiamo e rispettiamo e da cui ci aspettiamo sostegno e accoglienza.
Tu ci hai posti in mezzo a genitori, fratelli, sorelle e amici, che a volte non vogliono più esserlo quando scoprono come ci hai fatti.
Sappiamo che ci ami e ci proteggi, e noi non lasceremo le comunità che raduni per dare testimonianza della tua luce.
Permetti ai nostri fratelli nella fede di comprenderlo, e di accettare il fatto che il tuo amore supera la loro immaginazione.
Aiutaci ad accettare il nostro proprio mistero; tu ci hai donato a noi stessi, ma tutti siamo passati da un momento di dubbio provocato dalla domanda: “Perché mi hai fatto così?”.
Questa domanda diventa il nostro cammino quando vediamo crescere in noi l’umanità. Vogliamo servire la parte che ci hai riservato.
Non c’è altro modo di esserti fedeli che essere fedeli a noi stess*.
La nostra avventura spirituale passa per il chiarimento del mistero che siamo a noi stessi, prima di esserlo per gli altri.
E sfocia in una fiducia rinnovata, a cui vogliamo rendere testimonianza: la nostra vita è una storia in cui Dio si annuncia.
Per poter vivere rispettat* e fier* dovremo lasciare la comunità dei tuoi credenti, come molti dei suoi responsabili o dei suoi fedeli ci esortano a fare per essere tranquill*?
Dovremo inventarci strade diverse da quelle che apri ai tuoi discepoli, per essere tuoi testimoni?
No, perché testimoni del tuo amore lo siamo già, la nostra fedeltà di uomini e di donne in questo mondo, per servirti senza tradire noi stess*,
di andare incontro ai nostri fratelli senza menzogna,
e di lodarti senza riserve,
Dio, Signore, Padre, Tu che sei l’unico, noi ti benediciamo.
Testo originale (PDF): Prière pour la Journée mondiale contre l’homophobie et la transphobie