Aspettando una Chiesa “post-gay”
Riflessioni del Rev. David Eck Asheville* tratte dal blog jesuslovesgays (Stati Uniti) del 17 luglio 2012, liberamente tradotte da Adriano C.
“Il Vangelo riguarda l’uomo intero, non soltanto il suo benessere spirituale, ma anche quello materiale. Qualsiasi religione che professa interesse per l’anima dell’uomo e non si preoccupa ugualmente dei tuguri che dannano l’uomo, delle condizioni economiche che lo paralizzano, di quelle sociali che lo storpiano, è una religione spiritualmente moribonda che aspetta le sue esequie” (Martin Luther King Jr.)
Bramo il giorno in cui la Chiesa sarà post-gay. Con questo intendo dire che vorrei arrivasse il giorno in cui essere gay, lesbica, bisessuale o transessuale non sarà più un grosso problema. Alcune chiese e organizzazioni collegate alla chiesa sembra abbiano la necessità di creare un nemico visibile, ben identificabile, per poter radunare le truppe e raccogliere i fondi. [Proprio ora il nemico è la comunità LGBT, specialmente per quanto riguarda la questione del matrimonio omosessuale].
Non sarebbe bello se tutto il popolo di Dio si appassionasse ai veri mali del nostro mondo, come la povertà, la pandemia dell’AIDS o il riscaldamento globale? Non sarebbe meraviglioso se la Chiesa potesse dirigere le proprie energie e risorse a sanare le divisioni che esisto tra le popolazioni e tra le nazioni invece che aggiungersi alla radicalizzazione che già esiste nel nostro mondo?
Vivere in un mondo post-gay sarebbe una bella cosa. Non credo che potrebbe essere la fine della civiltà come alcuni conservatori sostengono. In realtà, credo che sarebbe un passo avanti nella nostra evoluzione come esseri umani. Che tu mi creda o no, io non sono il nemico. Non sono il male incarnato. Ho le stesse speranze e sogni di famiglia che hanno tutti gli altri. Pago le mie tasse, faccio volontariato nella mia comunità e cerco di essere un buon vicino. Vado a messa, pago le mie decime e prego giornalmente.
Io ho un sogno che, un giorno, potrò lavorare fianco a fianco con il mio fratello o la mia sorella conservatori. Io ho un sogno che, insieme, metteremo fine all’odio e all’ostilità che esiste tra di noi, e trascorreremo i nostri giorni portando la luce e la speranza e guariremo tutti i più oscuri angoli del mondo. Con Dio, tutte le cose sono possibili, quindi forse un giorno diventeremo un mondo post-gay. Io sto lavorando per questo fine. E tu?
* Il Reverendo David Eck Asheville della North Carolina (USA) è un pastore della Chiesa Evangelica Luterana d’America (ELCA). Oggi può raccontarsi, senza nascondersi, nel suo blog jesuslovesgays
Testo originale: The “Post-Gay” Church