Una bambina solleva una montagna
Riflessioni di Jean-François Blancheton* pubblicate sul mensile protestante Évangile et Liberté (Francia) n° 315, gennaio 2018, liberamente tradotte da Giacomo Tessaro
Dopo la decisione del Sinodo nazionale della Chiesa Protestante Unita di Francia (maggio 2015) che ha aperto alla possibilità di benedire le coppie omosessuali, il pastore di una Chiesa evangelicale, con il quale ho dei buoni rapporti, mi ha fatto capire che era ormai impossibile che le nostre due comunità si ritrovassero per pregare insieme, come si era fatto fino ad allora.
Un anno e mezzo più tardi una bambina di otto anni, frequentatrice assidua della scuola biblica della mia chiesa locale, mi è venuta a trovare tutta sorridente per esprimermi il suo desiderio di essere battezzata. Quando le ho detto che accoglievo positivamente la sua richiesta, è corsa a portare la buona notizia ai suoi genitori, alle sue monitrici e monitori e ai compagni della scuola biblica.
Durante il primo incontro di preparazione, mentre approfondivamo il contenuto della sua richiesta e il senso del battesimo, le ho proposto di scegliere, tra i suoi conoscenti, un padrino e una madrina i quali, assieme ai suoi genitori, l’accompagnassero nella sua vita di fede.
Qualche tempo dopo ci siamo ritrovati con i suoi genitori e il padrino e la madrina che aveva scelto. Questi ultimi, membri della Chiesa evangelicale di cui sopra, erano molto contenti di questo desiderio e della fiducia a loro accordata da parte della bambina e dei genitori.
Il culto è stato un momento di festa e di riconoscenza! Quella bambina aveva appena sollevato una montagna! Aveva appena mandato a monte la proibizione di un incontro tra comunità formulata dagli anziani di una delle due.
Gesù non aveva forse posto in mezzo ai discepoli un bambino per farli avvicinare alla realtà del Regno? Per una volta, il soffio di Dio ha potuto circolare liberamente ed essere segno di una possibile fratellanza.
* Jean-François Blancheton è pastore della Chiesa Protestante Unita di Francia nella chiesa locale di Sens e dintorni.
Traduzione originale: L’Esprit et l’enfant