Caleidoscopio. Notizie dal mondo su chiesa cattolica e persone LGBT
Articolo di Robert Shine pubblicato su Bondings 2.0, blog dell’associazione cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti), il 26 novembre 2016, liberamente tradotto da Silvia Lanzi
In seguito alle elezioni e all’incontro dei vescovi americani è stata data molta attenzione ai diritti delle persone LGBT negli Stati Uniti; però bisogna anche dar conto di molti sviluppi internazionali. Il report di oggi consiste di quattro aggiornamenti.
In una scuola cattolica filippina è stato fondato un gruppo LGBT
Il Manila Standard ha dato notizia che una scuola lasalliana filippina ha approvato il gruppo ad orientamento LGBT BHIVE al De La Salle College di Saint Benilde. Si tratta della prima scuola della nazione, almeno tra quelle facenti parte dei lasalliani, ad aver fatto un simile passo. Carmelita Lazatin, vice cancelliere per le Missioni Lasalliane e la Vita Studentesca, ha spiegato che la diversità “è stata sempre una delle risorse richieste per l’apprendimento e l’innovazione” e che la BHIVE potrebbe aiutare a “esplorare l’ampiezza delle parole ‘inclusivo’ ed ‘educazione'”. John Carlo Lazo, una delle figure di spicco del BHIVE, ha dichiarato che questa approvazione arriva dopo un processo durato cinque anni, ma ora spera che apra “nuove opportunità di dialogo” e sia uno spazio protetto per gli studenti LGBT. La scuola ha molte sedi nei vari campus di Manila.
L’arcivescovo delle Figi richiama al rispetto delle persone LGBT
Il Fiji Times ha scritto che Peter Loy Chong, arcivescovo di Suva nelle Figi, ha sottolineato la necessità di rispettare le comunità emarginate a causa della loro identità sessuale o di genere. Rivolgendosi lui stesso alle persone LGBTI, monsignor Chong ha citato papa Francesco, dicendo che “tutti sono uguali” e per questo dovrebbero essere rispettati. Nel 2015, parlando di pornografia, l’arcivescovo disse che la Chiesa dovrebbe “educare alla sessualità in modo positivo e corretto” e insegnare che “essa ha come fine le relazioni umane e che la parte fisica è secondaria rispetto a quella emotiva”. Aggiunse poi: “Ognuno deve sviluppare una personalità sessuale matura, che sia maschile, femminile o omosessuale. Tutti hanno il proprio orientamento sessuale, che è un dono di Dio e, grazie a questo, entrano in relazione con le altre persone”.
I vescovi dello Zambia impediscono la prevenzione dell’HIV/AIDS
L’AllAfrica ha dichiarato che i sostenitori dei diritti LGBT dello Zambia hanno criticato il sistema carcerario della nazione e la politica cattolica che consiste nella promozione dell’astinenza per risolvere i casi – superiori alla media – di infezione da HIV scoperti tra i carcerati. I leader cattolici hanno affermato che la distribuzione di preservativi come misura precauzionale potrebbe essere considerata un incentivo all’attività omosessuale. Padre Paul Samasumo, portavoce della Conferenza Episcopale dello Zambia, ha detto che la sola politica che la Chiesa può appoggiare come metodo preventivo è l’educazione all’astinenza e che i prigionieri dovrebbero adattarvisi. I tentativi di prevenzione sono ostacolati anche dalla criminalizzazione dell’omosessualità, residuo della colonizzazione inglese. Essere condannati per atti omosessuali comporta fino a quattordici anni di prigione.
La cautela dei vescovi inglesi contro l’‘ideologia del gender” nelle scuole
Mark Davies, vescovo di Shrewsbury, in Inghilterra, ha scritto una lettera agli educatori cattolici su come comportarsi con le domande sull’identità di genere nelle scuole, da lui inquadrata come “l’ideologia del gender alla base del transessualismo”. Ha sollecitato le scuole a non “essere influenzate dagli errori dei nostri tempi e a non caderne vittima”. Sembra proprio che la sua comprensione della realtà delle persone transessuali e delle domande sul genere sia molto limitata.
Testo originale: La Salle Brothers in Philippines Start LGBT Group; Other International News