Cara Miranda, ti scrivo …

Lettera inviata a Miranda da Alessandra

Cara Miranda, mi permetto di darti del tu ed evitare inutili formalismi, sono una donna milanese di 40 anni e ho appreso la tua storia tramite il sito di Gionata a cui sono iscritta.
Da anni insegno italiano agli stranieri del mio quartiere come volontaria e purtroppo ho sentito spesso storie come la tua, di ragazze costrette a lavori umilianti da una cara amica, un familiare o un uomo che diceva di amarle e ogni volta mi sono indignata di quanto gli esseri umani possano diventare cattivi ed egoisti.

Non ho idea di cosa io possa fare per te, a parte qualche piccola ricarica sulla Postepay …, ma sappi che hai tutta la mia umana solidarietà. So che dovrai affrontare le conseguenze legali di un errore commesso in una situazione di estrema difficoltà e, da credente, ti assicuro che quando Dio chiude una porta apre un portone, solo che a volte ci mette un po’ ad aprirlo e il ritardo ci induce a credere che tutto sia perduto: non lo è mai!
 
Sono preoccupata per te anche per la tua nuova identità, perchè dalla tua storia non ho capito se realmente ti senti la donna che sei adesso o se hai forzato la mano per amore su un processo che doveva essere valutato più attentamente – e chi non ha mai fatto follie per amore?
Spero tu abbia il supporto psicologico di uno/a specialista che ti aiuti a ricostruire la tua vera identità, qualunque essa sia e ti auguro di ritrovare presto la voglia di vivere e di donare il tuo cuore, stavolta a un uomo che lo meriti davvero.
 
Ti saluto con i versi di una canzone di Whtitney Houston, che s’intitola “The greatest love of all”, l’amore più grande che ci sia:
 

 
Ti abbraccio con affetto
 
Alessandra