Chiesa cattolica e omosessualità. Viaggio nella letteratura del proibito
Articolo di Clara Hdez tratto dal sito 20 minutos (Spagna), 5 febbraio 2012, liberamente tradotto da Adriano C.
Dio, concedimi la castità, ma non subito”, supplicava Sant’Agostino nel suo libro “Le Confessioni”. Sedici secoli dopo, nel 2002, questa supplica serve da introduzione a “L’angelo trascurato”, un racconto nel quale Eduardo Mendicutti racconta, con umorismo e tenerezza, la storia d’amore tra Rafael e Nicolás, due novizi adolescenti che vivono il loro primo amore tra cilici, sfregamenti, tra la mistica della fede e un turbinio di sottane clericali.
Lo scrittore ricorda che decise di ambientare questo innamoramento nel noviziato di una congregazione religiosa perché in nessun altro luogo l’idillio si sarebbe potuto sviluppare con la stessa libertà: “La Chiesa è estremamente intransigente con l’omosessualità fuori di casa, ma all’interno dei suoi cancelli è molto tollerante”.
Sebbene ammetta che i noviziati sono cambiati molto dagli anni ‘60, momento in cui si svolge la storia, egli si lamenta che l’opinione della gerarchia ecclesiastica rispetto a temi come le relazioni tra persone dello stesso sesso non siano cambiate di molto.
Per questo, forse, la notizia che un piccolo gruppo di sacerdoti e suore cattolici con orientamento omosessuale, abbia cominciato a riunirsi clandestinamente per condividere i conflitti, sostenersi e lottare per i propri diritti di appartenenza alla chiesa, gli sembra sia una “impresa ardua”. In qualche modo aggiunge anche, “contraddittoria”. “Non comprendo il desiderio di alcune persone di appartenere ad un sistema che calpesta la comunità omosessuale e la discrimina”, conclude.
Non è l’unico autore ad avere trattato queste relazioni in ambito religioso. Nel 2004, diversi media hanno evidenziato le analogie che esistono tra alcuni insegnanti del libro di Mendicutti e alcuni personaggi della sceneggiatura di Pedro Almodòvar ne “La mala educacion”. E’ logico per lo scrittore, giacché, come segnalò allora, tanto lui quanto il regista nativo della Mancha hanno vissuto “la stessa Spagna”.
Già nel secolo XVIII, con entusiasmo della critica, anche il francese Denis Diderot raccontava nel suo libro “las religiosas” (La religiosa) gli incontri tra la madre superiora di un convento e le religiose con le quali conviveva e che erano a lei sottomesse. Nel 1978 il racconto di Jesus Fernàndez Santos vinse il Premio Nazionale di Letteratura grazie alla storia di una relazione ossessiva tra due suore, a mezza strada tra la sessualità e il misticismo.
Attualmente, mai fu più prolifica la letteratura omosessuale che ha per protagonisti dei religiosi, con suggestivi titoli come “Armarios en la catedral” (Armadi nella cattedrale), “Actos impuros” (Atti impuri), “Otros hábitos“ (Gli altri abiti) o “Soy gay por la gracia de Dios” (Sono omosessuale per grazia di Dio). [ndt La traduzione letterale di questi titoli ha delle valenze a doppio senso: Armarios, letteralmente “armadi” fa riferimento anche a omosessuali che si nascondono, essendo il termine “Salir de l’armario” inteso come “Coming Out”. Così anche la parola “habitos”, ha la doppia valenza di abiti religiosi (tonache) e abitudini – NdT]
Sulla Bibbia e sull’orientamento omosessuale
La libreria specializzata Berkana di Madrid, ha inserito nella sua pagina web una sezione dedicata ai temi religiosi. In questa, oltre a racconti come “Esa hora tan quieta” (L’ora quieta) di Madol Farrés, “Que no se entere nadie” (Che non entri nessuno) di Brunon Zanin, oppure “Todos los parques no son el paraíso” (Non tutti i giardini sono il paradiso) di Antonio Roig Rosello, i tre libri sul desiderio maschile sperimentati da membri della chiesa, figura un ampio repertorio di saggi che analizzano la posizione dell’Istituzione cattolica nei confronti dell’omosessualità. E’ il caso di “Lo que la Biblia dice realmente sobre la homosexualidad” (Quello che dice realmente la Bibbia sull’omosessualità), nella quale il guru della Teologia omosessuale Daniel A. Helminiak, raccoglie diverse teorie per dimostrare che nessun brano biblico condanna l’orientamento sessuale.
L’evoluzione, durante i secoli, del pensiero della Chiesa sui rapporti tra persone dello stesso sesso è stata studiata, rigorosamente, nell’opera “Cristianesimo, Tolleranza sociale e Omosessualità” dello studioso John Boswell, il quale era professore di Storia all’Università di Yale.
Mentre opere come queste cercano di combattere il rifiuto che le istituzioni ecclesiastiche mostrano verso gli omosessuali, altre come “ Los papas y el sexo” (I pontefici e il sesso) (Eric Frattini), raccontano gli intrighi dei pontefici nelle storie di vizio, erotismo e cospirazioni. Quasi, come per vendetta.
Comprensione e conflitti
Anche il cinema si è occupato dei conflitti dei membri delle Istituzioni della Chiesa che non possono evitare di sentirsi attratti da altri del proprio stesso sesso.
Il caso più noto è la pellicola “Il Prete”, nella quale la registra Antonia Bird racconta con rispetto e simpatia la storia di un sacerdote muscoloso che lotta tra il suo amore per Dio e il suo amore per un altro uomo.
La pellicola “Il dubbio” (John Patrick Shanley) del 2008, racconta un duello di atteggiamenti e pregiudizi di omosessualità sospetta, di un parroco che eccelle per le sue idee progressiste durante gli anni ’60.
Testo origionale: Iglesia y homosexualidad: la literatura de lo prohibido