Sesso! Il mondo ne è pieno; il sesso vende di tutto, dalle scarpe alle macchine. Internet ne è completamente tappezzato e la consapevolezza sessuale dei nostri figli sembra fiorire ad un’età sempre più giovane.
Per anni la Chiesa e altri “difensori dell’integrità morale” hanno messo in guardia dai danni potenziali insiti nello sminuire una parte fondamentale e fortemente personale dell’esperienza umana.
La Chiesa ha accusato spesso (e in modo giustificabile) gran parte dei media di essere ossessionati dal sesso, ma negli ultimi mesi le parti si sono ribaltate, con gran parte dei media a schernire la Chiesa per la propria ossessione per il sesso; un chiaro caso del bue che dà del cornuto all’asino! Molte persone non comprendono la spaccatura interna alla Chiesa sulla questione dei matrimoni omosessuali.
La sessualità è una questione estremamente personale. Ogni volta che tale argomento fa capolino in una discussione, provoca forti reazioni da persone con i più diversi punti di vista. Ho amici omosessuali (di cui almeno uno è cristiano praticante) che sono rimasti profondamente feriti nel vedere la Chiesa rifiutare ciò che per loro è un’identità sessuale data da Dio.
Allo stesso tempo, altre persone, di fronte ad apparenti riconoscimenti delle relazioni omosessuali, sono rimaste perplesse per qualcosa che percepiscono come un rigetto del tradizionale insegnamento biblico. E’ una situazione delicata, con persone che da entrambe le parti si sentono profondamente disilluse dalla Chiesa.
Quindi, qual è l’insegnamento della Chiesa nelle questioni che concernono la sessualità? Dipende molto dalla persona che si sceglie di ascoltare!
Si potrebbe credere di poter ricavare dalla Bibbia un definitivo punto di vista sulla sessualità; tuttavia, ciò non è così semplice come potrebbe sembrare.
I Vangeli dicono molto poco dell’atteggiamento di Cristo nei confronti del sesso, nonostante si sappia come desiderasse che le persone fossero oneste con se stesse e con gli altri; di qui le sue preoccupazioni per quel che riguarda l’adulterio.
La maggior parte degli insegnamenti più radicali di Gesù riguardavano l’acquisizione di libertà personale, sociale e spirituale attraverso l’adozione dell’etica dell’amore.
Le lettere che San Paolo rivolgeva alla Chiesa delle origini rivelano molto delle opinioni dello stesso Paolo, ma il suo insegnamento ha poche somiglianze con le concezioni cristiane moderne che riguardano le relazioni sessuali. Paolo riteneva essenzialmente che il sesso non fosse necessario, eccezion fatta per coloro che erano talmente deboli che dovevano sposarsi per cedere alla tentazione!
Immaginate di dire una cosa del genere durante una funzione religiosa in famiglia! Gran parte del pensiero di Paolo probabilmente era influenzato dalla convinzione che la “fine del mondo” sarebbe avvenuta nel corso della sua vita.
Paolo apparteneva decisamente al suo tempo e alla sua cultura, nonostante nei suoi scritti si possano trovare grandi tesori spirituali.
Per coloro che nella Bibbia cercano accenni a relazioni omosessuali, il luogo più ovvio in cui andarli a cercare è l’Antico Testamento, in particolare nel Levitico. Questo testo espone una serie di leggi e di pratiche che dovevano essere osservate dai lettori ebrei. I sacerdoti di quel tempo erano molto chiari circa la loro opinione sull’omosessualità:
“Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro” (Levitico 20:13)
Parole forti, davvero! Quindi, questo significa forse che l’omosessualità è inerentemente peccaminosa e contraria all’ordine divino delle cose?
Bèh, la cosa potrebbe funzionare, ma dobbiamo essere prudenti quando leggiamo la Bibbia, in modo da tenere in considerazione il contesto storico e sociale in cui è stata scritta.
Il Levitico proibisce anche di tagliarsi i capelli ai lati della testa, e avverte dei rischi dell’indossare vestiti fatti di fibre miste; di conseguenza, dovremmo concludere che chi tra noi veste calzini misti lana/nylon corre il rischio di perdere la propria anima mortale!
Difficilmente questa è una questione che indispettisce la Chiesa moderna. Fatto ancor più cruciale, gran parte della rabbia di Gesù era diretta contro le persone che, osservando queste leggi, finivano per mancare di compassione ed escludere le persone diverse da loro. Qualcosa che faremmo bene a tenere a mente quando esaminiamo i nostri atteggiamenti.
La Bibbia è il fondamento della fede cristiana; tra le sue pagine ci sono profonde intuizioni sulla natura di Dio. Ma dobbiamo essere molto attenti circa il modo in cui la usiamo, e non dovremmo mai perdere di vista il fatto che è stata scritta da persone che facevano parte di un mondo molto diverso dal nostro.
Gran parte di ciò che leggiamo è profondamente sconcertante, e non è difendibile nella nostra società; nei Numeri Mosé sembra perdonare l’omicidio dei figli dei Madianiti e lo stupro delle “fanciulle che non si sono unite con uomini” (Numeri 31:18). Difficilmente si tratta di una guida alla moralità sessuale, ed è comunque una profonda contraddizione del Vangelo d’Amore di Cristo.
Qualsiasi siano le nostre opinioni sull’omosessualità, è il Vangelo dell’Amore che dovremmo portare nei nostri cuori, se vogliamo rimanere fedeli all’ethos cristiano. Ogni volta che è salito alla ribalta il soggetto della sessualità, ci sono state molte prepotenze da parte della Chiesa istituzionale, una situazione che ha causato comprensibile derisione da gran parte della società in generale ed ha portato molti, tra cui me, a mettere in discussione il proprio coinvolgimento con la Chiesa.
Poco più di duemila anni fa, Gesù Cristo ha dato vita ad un movimento radicale in cui l’individualità e la libertà erano questioni primarie; Gesù ha messo in questione la saggezza convenzionale in materia di rituale ed identità, e ha cercato di affermare coloro che si sentivano esclusi. Gesù aveva la capacità di riconoscere il divino in ogni persona, e si preoccupava principalmente della completezza; si preoccupava che le persone fossero persone integre, e come tali fossero riconosciute.
Nello spirito dell’insegnamento di Cristo, io credo che una Chiesa concretamente progressiva dovrebbe essere inclusiva di tutte le persone, indipendentemente dalla loro sessualità, in modo da poter offrire una casa spirituale ad una varietà di persone nel contesto d’una società sempre più multiforme.
Nel rispetto di questo punto, sento la necessità di promuovere una Chiesa realmente ampia, in grado di contenere una diversità d’opinioni e tradizioni; in caso contrario, ho paura che corra il rischio di divenire del tutto irrilevante, tranne che per pochi eletti; con il pericolo che la Chiesa principale divenga un culto ristretto, invece di essere quella chiesa diversa che ha servito le persone così a lungo.
La forza dell’impulso sessuale è essenziale alla nostra umanità ed è una parte profonda di ciò che siamo in quanto persone nate ad immagine di Dio.
Qualsiasi siano le nostre opinioni, non potremo mai essere un popolo integro, o una chiesa integra, a meno che la nostra sessualità non sia celebrata e affermata tra le pareti della Chiesa.
Naturalmente questo deve essere fatto in modo devoto, e delicato, e non è la stessa cosa dell’essere ossessionati dal sesso…