Nella misura in cui ci sentiamo amati, siamo anche liberi di amare! (Giovanni 3:31-36)
Riflessioni di don Fabio
Giovanni 3:31-36: “Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna”.
Molto interessante il brano del Vangelo che stiamo meditando ormai da tre giorni: l’incontro di Gesù con Nicodemo. Interessante perché si vede quest’uomo, anziano, dottore ed esperto della Legge che, alla sera della sua vita – di notte, appunto -, dopo aver ascoltato le parole di Gesù, si rende conto probabilmente che, nonostante i suoi studi e la sua sapienza, non ha ancora compreso bene chi sia Dio.
Gesù cerca di fargli capire che si vive veramente non tanto quando si nasce a livello biologico, ma quando si ri-nasce dall’alto, cioè ci si sente amati, quando ci sappiamo amati. E quanto più ci sentiamo amati, tanto più siamo capaci di amare.
Padre Silvano Fausti diceva a tal proposito: “Ed è questo il peccato originale che abbiamo tutti. E Gesù è venuto proprio a toglierci questo peccato, che è la cattiva immagine di Dio. Come può vivere uno che pensa che suo padre, sua madre lo odiano e gli sono antagonisti. Questo noi non lo pensiamo solo delle persone, ma lo pensiamo di Dio addirittura. Tutte le religioni servono per tener buono Dio, che diversamente ci manda all’inferno e ci punisce! Povero Dio!”.
Nella misura in cui ci sentiamo amati, siamo anche liberi di amare! Con affetto, Fabio!