Ciao Simone… per sempre Ciao!
Riflessioni di Cinzia del gruppo Ali d’aquila di Palermo
Caro Simone, poche ore prima che ascoltassi la notizia della tua morte mi trovavo sul treno a parlare casualmente con un’insegnante di religione, consacrata, fedele alla cattolica “verità”; cercavo di sensibilizzarla all’argomento dicendole che questa loro rigidità porta tanta sofferenza in ragazzi e ragazze gay e lesbiche e nei loro familiari, e che alcuni di loro si suicidano perché non reggono e li perdiamo per sempre. Non lo sapevo ma … parlavo di te!
Sono scesa dal treno con una grande amarezza nel cuore ma con la consapevolezza di avere fatto il possibile, non per farle cambiare idea, ma almeno per farla interrogare sia sull’argomento che sul ruolo e sulla responsabilità che ha da educatrice.
Varie volte l’ho invitata a venirci a conoscere personalmente al gruppo “Ali d’aquila” e la risposta è stata: “Perchè devo venire io da voi? Non capisco questo vostro ghettizzarvi…”.
Le ho risposto: “Siamo costretti a farlo; neanche a noi piace ma se quando all’interno di una parrocchia non puoi neanche dire di te perchè te lo vietano allora cerchi e aneli un posto dove qualcuno ti ascolti e ti accetti per quello che sei”.
Perché questa tua morte non resti vana vorrei che ci si interrogasse sul ruolo che ciascuno di noi ha come cittadino e come credente di questo paese che permette ancora che si possa dire che l’omosessualità è sbagliata, che è peccato.
Vorrei che attraverso gli occhi dei miei fratelli e delle mie sorelle di Roma del gruppo Nuova Proposta papa Francesco incontrasse i tuoi occhi, spenti per sempre, ma vivi attraverso ognuno di noi.
Non è più tempo di attendere, non è più tempo di aspettare; questo è il tempo di trasformare la nostra indignazione e il nostro dolore in pacifica azione di incontro e di confronto con chi non la pensa come noi …. perché la tua morte non resti vana.
Ciao Simone…per sempre Ciao!