“Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo” (Marco 7:14-23)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Bisogna trovare la forza di manifestare all’esterno il nostro cuore, renderlo esposto così che non vi sia nulla di celato, ma sia tutto nella luce. E se c’è qualcosa da purificare, che venga purificato il cuore dall’umiltà stessa di offrirlo così com’è davanti allo sguardo delle persone, e soprattutto davanti a Dio. Questo significa essere poveri di Spirito: offrire il proprio cuore a Dio e ai fratelli affinché poi entri dentro di noi di nuovo puro e non rimanga nascosto. Perché è nell’ombra della solitudine, della paura, dell’egoismo, dell’orgoglio che nasce e cresce il peccato.
Dal Vangelo secondo Marco 7:14-23
In quel tempo, Gesù, chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. E disse loro: «Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?». Così rendeva puri tutti gli alimenti. E diceva: «Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.