Come cristiani ci dichiariamo contro la violenza e la discriminazione
Dichiarazione contro la violenza e la discriminazione verso le persone LGBT+ stilata dalla Global Interfaith Commission on LGBT+ Lives (Commissione Ecumenica Globale per le Vite delle Persone LGBT+), anno 2020
Ci raduniamo in qualità di alti leader religiosi, accademici e responsabili laici da tutto il mondo per affermare la sacralità della vita e la dignità di tutti.
Dichiariamo che tutti gli esseri umani, di ogni orientamento sessuale, identità ed espressione di genere, sono una parte preziosa del creato e fanno parte dell’ordine naturale.
Dichiariamo che siamo tutti uguali agli occhi di Dio, che tanti chiamano il Divino, e quindi siamo tutti uguali. Chiediamo pertanto che tutti siano trattati nello stesso modo dalla legge.
Riconosciamo con tristezza che, nel corso degli anni, certi insegnamenti religiosi hanno causato spesso, e continuano tuttora a provocare profondo dolore e ad offendere tutte le persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer e intersessuali.
Riconosciamo, con profonda amarezza, che alcuni dei nostri insegnamenti hanno generato e continuano a creare sistemi oppressivi che alimentano intolleranza, promuovono ingiustizia e sfociano in atti violenti. Tutto ciò ha comportato e continua a favorire il rifiuto e l’emarginazione di molti dalle loro famiglie, dai loro gruppi religiosi e dalle comunità culturali.
Chiediamo perdono a tutti coloro la cui vita è stata danneggiata o distrutta tramite il pretesto della dottrina religiosa.
Crediamo che l’amore e la compassione debbano essere la base per la fede e che l’odio non abbia posto nella religione.
Chiediamo a tutte le nazioni di porre fine alla criminalizzazione basata sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere, e di condannare la violenza nei confronti di persone LGBT+ al fine di ottenere giustizia per loro.
Chiediamo che cessi ogni tentativo di cambiare, sopprimere o cancellare l’orientamento sessuale, l’identità e l’espressione di genere di un individuo – conosciuto come “terapia di conversione” – e che questa pratica dannosa sia vietata.
Infine chiediamo di porre fine alla diffusione di pregiudizi e preconcetti negativi e ci impegniamo a lavorare insieme per celebrare l’inclusione e il dono straordinario della nostra diversità.
Testo originale: 2020 DECLARATION