Come sostenere le persone LGBT provenienti dalle minoranze etnico-culturali?
Estratto di un breve saggio di Vincent Larouche pubblicato sulla rivista Service Social (Canada), numero 1, 2010, p. 31–42 , liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Come molti altri organismi comunitari, compresi quelli LGBT, le realtà di sostegno delle persone gay, lesbiche e bisessuali provenienti dalle minoranze etnico-culturali dispongono di un ben magro sostegno finanziario da parte dei governi provinciale e centrale, il che limita fortemente la loro missione di aiuto e miglioramento delle condizioni di tali gruppi. Tuttavia, esistono delle iniziative positive che mirano a colmare tali lacune; per questo, a seguito del sondaggio(in Canada) da parte della Fondation Émergence, già citato, sui pregiudizi omofobici nelle comunità di immigrati (pregiudizi maggiormente presenti negli immigrati di prima generazione), il 15 maggio 2009 Yolande James, ministra del Quebec (Canada) per l’Immigrazione e le Comunità Culturali, ha annunciato un investimento di 150.000 dollari per contrastare l’omofobia tra i migranti.
In uno spettro d’azione più ampio l’11 dicembre 2009 Kathleen Weil, ministra del Quebec (Canada) per la Giustizia e responsabile nella lotta contro l’omofobia, ha emanato il documento Politica québécoise di lotta contro l’omofobia, “passo importantissimo in una strategia più ampia mirante al riconoscimento pieno e totale delle persone LGBT, al loro sostegno sul piano istituzionale e comunitario e a una maggiore conoscenza dell’omosessualità”. Tra le altre cose, il documento menziona la necessità di adattare i servizi sociali, sanitari e comunitari attuali alle problematiche delle persone LGBT e delle minoranze etnico-culturali, anche se rimane vago sulle possibili soluzioni.
Testo originale: Initiatives positives afin de soutenir les personnes de la diversité sexuelle issues des minorités ethnoculturelles