Come un pescatore in mezzo alle onde (Marco 8:14-21)
Riflessioni di don Fabio
Pesca forza tira pescatore
Pesca non ti fermare
Poco pesce nella rete
Lunghi giorni in mezzo al mare
Mare che non ti ha mai dato tanto
Mare che fa bestemmiare
Che si placa e tace senza resa
E ti aspetta per ricominciare
E ti aspetta per ricominciare
(Pierangelo Bertoli)
Marco 8:14-21: “… i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un solo pane”.
Gesù cerca di spiegare ai suoi discepoli, e quindi a noi, che se ci perdiamo appresso al “lievito” dei farisei, cioè l’ipocrisia, una religiosità fatta di apparenze, saremo sempre in preda a tempeste e naufragi nella nostra “barca”. Ed è curioso che l’immagine che viene utilizzata per rappresentare la Chiesa sia una barca, e la barca in mezzo al mare, si sa, non è stabile, è soggetta a vacillamento, a intemperie, alle onde… può anche affondare!
Mi chiedo… perché gli autori del Nuovo Testamento hanno scelto come immagine, per rappresentare la Chiesa, una barca e non piuttosto un castello, una fortezza, un bastione, che è simbolo di fermezza, di sicurezza, di stabilità? Evidentemente il Signore non vuole che la “sua Chiesa” sia una fortezza inespugnabile, immobile, chiusa tra le sue mura, ma una barca! E la barca (non un transatlantico, o nave da crociera) è fragile, instabile e “libera” di lasciarsi guidare dal vento dello Spirito e intraprendere nuove rotte!
Il Signore non vuole abitare in Templi, Palazzi, Castelli e Torri… Egli preferisce il nostro cuore instabile, fragile, fluttuante…!
Con affetto, Fabio!