Consigli per cattolici LGBTQ in difficoltà durante le festività natalizie
Articolo di Mary Kate Roohan* pubblicato sul sito di Outreach (USA) il 25 novembre 2024, liberamente tradotto da Luigi e Valeria de La Tenda di Gionata
Il periodo delle festività, sebbene sia gioioso per molte persone, può anche amplificare le particolari difficoltà affrontate dai cattolici LGBTQ. Il mescolarsi di aspettative religiose, familiari e culturali può rendere questo periodo particolarmente arduo.
Come cattolico LGBTQ, o come persona LGBTQ non credente che fa parte di una famiglia cattolica, potresti trovarti ad affrontare non solo lo stress generale che accompagna le festività, ma anche situazioni di disagio legate specificamente al tuo orientamento sessuale o alla tua identità di genere.
Comprendere quali sono le difficoltà più comuni
L’esperienza di una persona LGBTQ durante le festività è strettamente personale e varia notevolmente in base a diversi fattori. Nel mio lavoro come psicologa specializzata nel supporto alle persone LGBTQ, ho aiutato le persone che si sono affidate a me ad affrontare una vasta gamma di problematiche che emergono quando ci si incontra con la famiglia di origine e con la comunità religiosa.
È importante notare che l’espressione “cattolico LGBTQ” include una vasta gamma di esperienze, ma può essere utile considerare alcuni degli aspetti della tua esperienza che potrebbero portare ad un aumento dello stress.
Ad esempio, hai fatto coming out con la tua famiglia di origine? I tuoi cari condannano, ignorano, tollerano o accettano pienamente le identità queer? Quali sono le opinioni politiche dei tuoi cari? Stai portando con te a casa una o più persone con cui hai una relazione sentimentale? Hai figli? Qual è il contesto culturale dell’ambiente in cui trascorri il tuo tempo? Qual è il tuo rapporto attuale con la Chiesa? Sei ritenuto una persona eterosessuale? Hai nelle vicinanze una famiglia o degli amici fidati che possono aiutarti?
Trovo che può essere utile riflettere su questi fattori “prima” di andare a casa dei tuoi, in quanto sarai più consapevole di come la combinazione di questi elementi potrà influenzare la tua esperienza giorno dopo giorno.
Sebbene le problematiche che le persone LGBTQ credenti si trovano ad affrontare durante le festività natalizie siano molteplici, sembrano emergere alcuni temi ricorrenti che continuano a ripetersi anno dopo anno. Purtroppo, i cattolici LGBTQ si trovano spesso nella posizione di dover affrontare direttamente (o indirettamente) l’esclusione o il giudizio basato sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere.
Le esperienze difficili più frequenti includono il sentire commenti offensivi sulle persone LGBTQ, il sentire di non poter essere sé stessi perché non è sicuro farlo o il dover affrontare il senso di colpa o la vergogna per la propria identità. Inoltre, i cattolici LGBTQ spesso devono confrontarsi con sentimenti di solitudine o di isolamento. Altri possono essere preoccupati per la paura di essere scoperti, nella convinzione che la loro identità possa provocare delusione o sofferenza ai loro familiari e amici. Infine, alcuni cattolici LGBTQ sono arrabbiati e hanno difficoltà a gestire i loro sentimenti di frustrazione e risentimento derivanti dal trovarsi in contesti in cui le identità LGBTQ non vengono riconosciute.
Se stai leggendo questo articolo e ti riconosci in una di queste situazioni, sai quanto può essere difficile essere nei tuoi panni. Voglio dire che ho raccontato queste diverse esperienze per dimostrare che non sei solo: altre persone stanno vivendo pensieri e sentimenti simili, spesso in silenzio.
Strategie basate sull’evidenza scientifica per i cattolici LGBTQ
La buona notizia è che esistono molte strategie che puoi utilizzare durante questi momenti difficili. Alcune delle mie strategie preferite provengono dalla Terapia Comportamentale Dialettica (DBT), un approccio terapeutico basato su studi scientifici che aiuta le persone a gestire le emozioni e a migliorare le relazioni.
Prepararsi in anticipo con un “Kit di Sopravvivenza delle Festività”
Se parli con un terapeuta della Terapia Comportamentale Dialettica su cosa fare qualora ti trovassi in una situazione difficile, ti dirà questo: preparati in anticipo. Prepararsi è una delle cose migliori che si possano fare prima di tornare a casa per le festività. Una strategia specifica che molti dei miei clienti usano è creare un “Kit di Sopravvivenza delle Festività” personale. Per realizzare questo consiglio, prima di tutto, dovrai trovare un contenitore (ad esempio, un Tupperware, una scatola di scarpe, una cartella, ecc.). Sentiti libero di essere creativo e decorare qualsiasi contenitore tu scelga! Riempi il tuo “kit” con oggetti che ti fanno sentire bene, ad esempio un cartoncino con il nome di una playlist musicale che hai preparato tu personalmente che ti rinfranca lo spirito, le informazioni di contatto di amici fidati o di un consulente, e frasi significative o preghiere che rinforzano la tua autostima e il riconoscimento della tua dignità di persona. Questo kit può servire come una fonte immediatamente disponibile di conforto e stabilità nei momenti di disagio.
Fare una pausa e agire con consapevolezza (tecnica DBT STOP)
Quando ti trovi in una situazione che ti scatena lo stress, fermati un attimo. Acquisire tecniche come la competenza STOP (Fermati, Fai un passo indietro, Osserva, Procedi consapevolmente; in inglese le iniziali di queste quattro azioni compongono la parola S.T.O.P. – NdT) della Terapia Comportamentale Dialettica può essere particolarmente utile nella gestione dello stress acuto e nell’evitare comportamenti reattivi.
Quando fai una pausa di riflessione e prendi coscienza di quello che stai provando interiormente, chiediti:
Che emozione stai vivendo?
Che sensazioni fisiche stai provando (ad esempio, nausea, tensione, battito accelerato, ecc.)?
Quali sono i pensieri dominanti in questo momento?
Cosa sento il bisogno di fare?
Una volta che ti sei preso un momento per fare una pausa, puoi procedere consapevolmente. In altre parole, puoi fare una scelta che sia in linea con quello che tu ritieni importante, invece di lasciare che siano le emozioni a dettare le tue azioni.
Stabilire e far rispettare i limiti
È sempre importante stabilire dei limiti con i familiari e con gli amici, ed è fondamentale farlo quando le persone rilevanti della tua vita stanno adottando comportamenti che potrebbero causarti sofferenza. Stabilire chiaramente dei confini aiuta a proteggere il tuo benessere emotivo. Incoraggio le persone che seguo a definire quali sono i limiti prima di andare a casa della famiglia di origine. Ad esempio, quante informazioni personali sei disposto a condividere? Come gestirai commenti non incoraggianti o svilenti? A quali incontri festivi sei disposto a partecipare?
Se hai bisogno di parlare con qualcuno di argomenti delicati, come la tua identità o i limiti che vuoi porre, usa la tecnica DEAR MAN. Questo metodo aiuta a comunicare in modo efficace concentrandosi sul descrivere la situazione, esprimere i tuoi sentimenti, affermare i tuoi bisogni e dichiarare il tuo pensiero in maniera ferma ma in un modo che favorisca la comprensione e il rispetto. Se sai che dovrai affrontare una conversazione difficile con una persona a te cara, prepara in anticipo una “sceneggiatura” secondo lo schema DEAR MAN, così sarai pronto (le lettere dell’espressione DEAR MAN, in inglese, indicano le seguenti azioni: Descrivere, Esprimere, Affermare, Rinforzare, Essere consapevoli, Apparire sicuri e Negoziare; NdT). (Se vuoi altre informazioni su questa tecnica, puoi consultare questo sito).
Cerca Supporto
Molte persone LGBTQ credenti si sentono sole nella loro esperienza, e questo è un modo estremamente doloroso di vivere. Nella mia esperienza come psicologa queer, ho scoperto che, mentre molti di noi si sentono soli, di solito ci sono altre persone che stanno affrontando sfide simili. Quando entriamo in contatto con persone che hanno esperienze simili alle nostre, ci rendiamo conto di non essere soli.
Il supporto è fondamentale e la rete di persone solidali è a portata di mano. La capacità di chiedere e trovare supporto è la base per tutte le altre strategie per affrontare i momenti di difficoltà. Cosa significa questo per te? Identifica persone che ti supportano e ti riconoscono come persona, che siano amici, familiari, partner o membri di una comunità di fede. Parla con loro prima delle festività e condividi con loro le tue paure. Chiedi a queste persone che ti sostengono se è possibile contattarle durante le feste, se avessi bisogno di parlare o di chiedere consiglio in caso di difficoltà mentre sei a casa dei tuoi. Se non riesci a trovare persone che ti possano sostenere, prendi in considerazione l’idea di unirti a gruppi di sostegno LGBTQ, dove potrai entrare in contatto con altre persone che condividono esperienze simili. È anche possibile trovare gruppi specifici per persone LGBTQ credenti.
Ce la puoi fare
So che affrontare il periodo delle festività come persona LGBTQ credente richiede un delicato equilibrio tra il rispetto per la tua fede e le tradizioni culturali della tua famiglia e il bisogno di affermare e proteggere la tua identità e il tuo equilibrio mentale. Anche se è una posizione difficile, tu sai essere resiliente e puoi affrontare queste sfide con coraggio e determinazione. Sappi che non sei solo nella tua esperienza, e preparati al successo confrontandoti con le possibili problematiche in anticipo.
Se utilizzi queste strategie, potrai anche scoprire di aver trascorso le vacanze più belle di sempre!
* Mary Kate Roohan è una psicologa clinica, terapeuta teatrale e fondatrice di Thrive and Feel, uno studio di terapia a Pasadena, California. Come terapeuta queer, la dott.ssa Roohan supporta le persone LGBTQ creando spazi collaborativi e curativi dove i clienti possono essere sè stessi nella loro forma più autentica.
Testo originale: A psychologist’s tips for LGBTQ Catholics struggling with the holidays