Omofobo, ti conosco! Ma il mio futuro è nella speranza, il tuo nell’aridità
E-Mail ricevuta e pubblicata il 16 gennaio 2013 sul sito di “Communion Béthanie” (Francia), liberamente tradotta da Adriano.
Tu che hai protestato questa Domenica, durante quello che hanno chiamato “Manifestazione per tutti” a Parigi (ndr contro l’approvazione del matrimonio gay), io ti conosco da molto tempo.
Fin dalla mia prima infanzia hai provato a distruggermi, a costringermi a negare ciò che sono, a chiudermi in una vita che non era la mia. Ti sei nascosto nell’identità dei familiari, dei compagni di classe, dei colleghi di lavoro, dei vicini di casa…
Per lungo tempo, fin da quando ero più giovane e fragile, solo, la tua presa su di me era molto forte. A volte mi hai malmenato, spesso mi hai insultato, deriso, umiliato, hai preso in giro i miei modi, mia fatto sempre sentire inferiore a te.
E’ contro di te e il tuo odio per me che mi sono costruito; ho imparato ad affrontarti, a contrastare i tuoi pseudo argomenti, a respingerti nel tuo angolo, a combattere contro di te e non lasciar che tu mi raggiunga mai più.
Ti conosco meglio di quanto tu mi conosca, io so come le tue parole a volte possono essere ingannevolmente benigne. Quante volte ho sentito dire: “Ma Ronan non è come gli altri” opuure “Ronan, non sei come quei ‘pazzi’!”. Quindi ti dico, e non smetterò mai di ripeterti: “Sono pazzo, un pederasta, un frocio, un omosessuale e non c’è bisogno di essere nè fiero, nè vergognoso di quello che sono”.
Non smetterò mai di combattere contro di te. Non dimenticherò mai come le tue parole e il tuo comportamento abbiano potuto rovinarmi, quando ero più giovane, e mai più ti permetterò di proseguire tranquillamente la tua opera di distruzione di tanti giovani ogni anno. Tu, sei il responsabile del suicidio di giovani gay che non riescono ad accettarsi, che non possono permettersi di essere ciò che sono, semplicemente perché hanno intorno tanti come te immensamente ostili.
Tu l’omofobo, non hai ragione per il solo fatto di essere venuti in tanti questa domenica a Parigi. Tu sei l’odio. Tu sei il rifiuto. Pensi di essere forte e potente, ma tu sei il passato, tu sei brutto, sei l’oscurità… Dovrai abituarti. Presto avrò gli stessi diritti che hai tu e la superiorità che pensi di avere su di me sarà un lontano ricordo. Il mio futuro è pieno di speranza, il tuo non è altro che aridità.
Testo originale: “Mail reçu de la part de Ronan”