Cosa vuol dire essere cisgender?
Articolo di Grace pubblicato sul sito My Kid is Gay (Stati Uniti), liberamente tradotto da Stefania Solivardi
Definizione di “cisgender”. In breve, se sei cisgender significa che il tuo genere corrisponde al sesso che i dottori ti hanno assegnato alla nascita, tipicamente basandosi sui tuoi genitali. Il prefisso “cis” deriva dal latino “di qua da” e, in questo caso, si riferisce al fatto che il genere e il sesso della persona sono allineati, al contrario del termine “transgender”. Infatti, il prefisso “trans” deriva dal latino “al di là, attraverso”. Alcune persone cisgender si riferiscono a loro stesse con l’abbreviazione “cis”. Ad esempio, io mi chiamo Grace e mi identifico come lesbica cis.
Spiegazione
Il termine “cisgender” è relativamente nuovo. Sembra, infatti, essere stato coniato da un biologo nel 1994. Sempre più persone stanno iniziando a identificarsi come cisgender per dare un contributo al dibattito sulla concezione comune di genere.
Viviamo in una società che dà per scontato che tutti siano cisgender, fino a prova contraria. Alla nascita, il dottore guarda i genitali del neonato e spunta una casella: maschio o femmina. I genitori, poi, lo portano a casa e lo crescono in linea con il genere corrispondente a quanto deliberato dal dottore. Se il neonato ha un pene, viene cresciuto “come un maschietto”, cosa che spesso significa vestitini blu, camion giocattolo e pronomi maschili. Se il neonato ha, invece, un’apertura vaginale, i genitori lo cresceranno “come una femminuccia”, cosa che spesso significa vestitini rosa, bambole e pronomi femminili. Con l’assegnazione del genere viene segnato il futuro della persona, che dovrà crescere conformandosi al genere che tutti s’aspettano da lei.
A volte succede proprio così! Alcuni bambini vengono dichiarati maschi alla nascita e, crescendo, si sentono ragazzi e/o uomini. Altri bambini vengono dichiarati femmine alla nascita e, crescendo, si identificano come donne. Però non è per tutti così, ed è qui che sorge il problema delle supposizioni. Se qualcuno non s’identifica con il sesso che gli è stato assegnato alla nascita, potrebbe identificarsi come transgender, non-binary, gender non-conforming, agender, genderfluid o molti altri termini, ognuno di essi valido e reale tanto quando cisgender.
È anche molto importante capire che, dato che la società presuppone che tutti siano cisgender, chi si identifica come tale è privilegiato. Non ci si chiede mai che bagno dovrà usare una persona cis, in che squadra di calcio dovrà giocare o quale casella spuntare nei suoi moduli medici e scolastici. Non vale lo stesso per le persone non cis, che mettono a rischio la loro incolumità e il loro benessere tramite il semplice atto di essere se stesse.
Miti da sfatare
Essere cisgender non è:
• “La norma” o “ciò che è giusto”. Una delle ragioni principali per cui molte persone hanno iniziato a identificarsi come cisgender è il tentativo di respingere l’idea che ci siano due tipi di persone: le persone transgender e le persone normali. Ci viene insegnato che essere cisgender è “la norma” e che essere trans sia “anormale”, quando, in realtà, ogni singola persona sulla faccia della terra ha un’identità di genere. Transgender è una di queste, così come cisgender. Affermando che essere cisgender sia “la norma”, ciò che stiamo dicendo davvero è che le persone trans sono strane, inferiori e immeritevoli di rispetto.
• Determinato dall’apparenza esteriore. Non è possibile capire se le persone che incroci per strada siano transgender, cisgender o qualsiasi altro genere! Il genere è complicato, e l’espressione di genere (ovvero il modo di vestire, camminare, parlare e il comportamento in generale) lo è ancora di più. Non sono cose che si può presumere di sapere a proposito di un’altra persona.
Testo originale: Defining: Cisgender