Da Lambeth parte l’invito a dimettersi al primo vescovo gay anglicano
Articolo di Trevor Grundy tratto da Ecumenical News International del 23 luglio 2008, tradotto da Innocenzo
Come era facile prevedere la Conferenza di Lambeth, che vede riuniti ogni dieci anni vescovi a arcivescovi della chiesa anglicana, è stata monopolizzata dalla questione dell’ordinazione del clero omosessuale. E proprio dalla conferenza l’arcivescovo anglicano del Sudan a lanciato l’invito a dimettersi al vescovo anglicano Gene Robinson, primo vescovo dichiaratamente gay e per questo al centro di una forte contestazione da parte dei tradizinalisti per salvaguardare l’unità della comunione anglicana. Come andrà a finire. Sarà scisma?
Canterbury (Inghilterra) – Il vescovo anglicano Gene Robinson, dichiaratamente gay e per questo al centro di una controversia che stà scuotendo la Comunione anglicana, ha respinto l’invito dell’arcivescovo anglicano del Sudan a dimettersi per salvaguardare l’unità della comunione anglicana.
“Forse qualcuno pensa che se mi dimettessi la questione sarebbe risorta?“, ha commentato nel suo blog Gene Robinson, Vescovo negli Stati Uniti della diocesi episcopale del New Hampshire, il 23 luglio 2008, dopo che il giorno prima l’Arcivescovo Daniel Deng Bul del Sudan aveva dichiarato ai giornalisti presenti alla Conferenza di Lambeth che, “Lui [Robinson] dovrebbe dimettersi nell’interesse della chiesa, mentre le persone che lo consacrarono dovrebbero invece dovrebbero pentirsi perché hanno creato un grande clamore nel mondo anglicano” e non solo.
Deng ha ricordato che la consacrazione di Robinson, nel 2003, non solo ha provocato “divisioni profonde” all’interno della Comunione anglicana e in 77 milioni di fedeli “ma ha seriamente danneggiato la testimonianza della Chiesa in Africa, coprendo la chiesa di ridicolo e danneggiando la sua credibilità“.
Approssimativamente il 70% dei 40 milioni di persone del Sudan sono musulmani e secondo quando ha dichiarato l’Arcivescovo Deng: “Noi già siamo chiamati infedeli dal mondo islamico” ma “queste persone cattive possono contribuire a danneggiare anche di più” la nostra gente.
Robinson stesso non è stato invitato alla Conferenza di Lambeth, che ha luogo ogni 10 anni, e più di 200 vescovi anglicani, provenienti per la maggior parte dall’Africa, hanno boicottato la conferenza per protestare contro la presenza dei leader della chiesa episcopale (ed anglicana) degli Stati Uniti da cui Robinson è stato consacrato.
Deng ha dichiarato che: “Egli (ndr Il Vescovo Robinson) non può che dimettersi per consentire a 300 Vescovi di tornare nella comunione anglicana?“
Sul suo blog, tuttavia, Robinson ha scritto, che “coloro chiedono le mie dimissioni sembrano avere l’idea che se Gene Robinson si dimettesse tutto potrebbe tornare ad essere ‘come è stato’, qualunque cosa sia accaduta”.
Ma scrive Robinson che se si dimettesse “non cambierebbe il fatto che vi sono fedeli, capaci e sacerdoti gay e Lesbiche nella nella Chiesa Episcopale sono conosciuti e amati per quello che fanno con il lorpo ministero che presto saranno nominati all’episcopato“.
L’arcivescovo Deng ha affermato di avere il sostegno di più di 150 vescovi, provenienti da 17 delle 38 province anglicane della comunione mondiale e che le discussioni sull’omosessualità stanno dominando gli incontri a porte chiuse che stanno tenendo preti e vescovi che partecipano alla Conferenza di Lambeth, che rischia di essere un nuovo fallimento.
Ha dichirato un prete del Kenia a Notizie Ecumeniche Internazionali, anche se ha chiesto di rimanere anonimo poichè solamente i vescovi possono parlare ai membri della stampa, che la richiesta “dell’arcivescovo Deng delle dimissioni del Vescovo Robinson Vescovile per salvare la comunione anglicana va nella giusta direzione“.