Dai vescovi tedeschi la proposta di una benedizione per le coppie omosessuali e quelle risposate
Articolo pubblicato sul sito Catholic News Agency (Stati Uniti) il 24 gennaio 2018, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
La proposta di un vescovo tedesco, che invita la Chiesa Cattolica a creare una cerimonia di benedizione per le coppie omosessuali e per le persone divorziate che si sono risposate civilmente, ha ricevuto una certa approvazione in occasione di un convegno cattolico a Francoforte sul Meno. All’inizio di gennaio (2018) il vescovo Franz-Josef Bode, vicepresidente della Conferenza Episcopale Tedesca, durante un’intervista al quotidiano Neue Osnabrucker Zeitung ha detto che la Chiesa dovrebbe creare una cerimonia di benedizione per le coppie omosessuali: “Dobbiamo pensare a come distinguere la relazione tra due persone dello stesso sesso. In esse c’è molto di positivo, buono e giusto e dobbiamo riconoscerlo”. Ha poi proseguito dicendo che le unioni omosessuali sono una realtà in Germania: “Dobbiamo quindi interrogarci sul modo di andare incontro a chi stringe questa unione ed è in parte coinvolto nella vita della Chiesa. Come possiamo accompagnare queste persone, dal punto di vista pastorale e liturgico, per non deluderle?”.
Il 20 gennaio scorso padre Johannes Zu Eltz, decano cattolico di Francoforte e prelato della diocesi di Limburgo, ha detto che la Chiesa dovrebbe pensare a “cerimonie di benedizione teologicamente fondate” per le coppie che non si possono sposare cattolicamente. Il suggerimento è stato fatto a margine del Secondo Forum Cattolico della Città di Francoforte, che ha visto la presenza di 170 leader cattolici. Il Forum, come altre iniziative del genere, serve a discutere le possibili riforme nella Chiesa locale.
La proposta di benedizione si rivolge alle coppie omosessuali “e a [quelle divorziate e] a chi si è risposato civilmente, oltre che alle persone le quali ritengono di non essere sufficientemente degne del sacramento del matrimonio”, come scrive katholisch.de, il sito ufficiale dei vescovi tedeschi.
Le coppie che desiderano la benedizione dovrebbero soddisfare determinati criteri, come “essere ufficialmente registrate allo stato civile”; questo includerebbe le coppie omosessuali, visto che la Germania le ha legalizzate lo scorso anno. La cerimonia sarebbe “diversa” dalla liturgia matrimoniale: verrebbero omessi certi atti, come lo scambio delle promesse e degli anelli, per evitare ogni confusione con il sacramento del matrimonio. La proposta di padre Zu Eltz, secondo la diocesi di Limburgo, è che la cerimonia sia fatta “nel rispetto del legame sancito”, implorando la benedizione di Dio “per il futuro felice di qualcosa che già esiste”. Tale cerimonia soddisferebbe “l’esigenza umana primitiva di ‘salvezza, protezione, felicità e soddisfazione nella vita’, che si collega alla richiesta di benedizione da parte di Dio”.
Secondo katholisch.de, lo scorso anno il vescovo di Münster Felix Glenn ha proibito “la benedizione di una coppia omosessuale” per evitare ogni confusione. Secondo l’insegnamento della Chiesa Cattolica, il matrimonio è l’unione per la vita di un uomo e una donna. A proposito di chi si sente attratto dalle persone dello stesso sesso, il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma che: “Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione. Le persone omosessuali sono chiamate alla castità. Attraverso le virtù della padronanza di sé, educatrici della libertà interiore, mediante il sostegno, talvolta, di un’amicizia disinteressata, con la preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono, gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana.” (CCC 2358-2359).
Questa proposta non è la prima che proviene dalla Chiesa tedesca. Nel 2015, in vista del Sinodo sulla Famiglia, monsignor Bode dichiarò all’agenzia di stampa tedesca KNA che era d’accordo sul fatto che la Chiesa non dovesse equiparare tali unioni al matrimonio, ma che comunque bisognava prendere in considerazione i loro punti di forza e le loro debolezze e magari celebrare una benedizione privata. Monsignor Bode era uno dei tre vescovi tedeschi eletti delegati al Sinodo dell’ottobre 2015. A seguito della pubblicazione dell’esortazione apostolica Amoris Laetitia, monsignor Bode, assieme ad altri prelati tedeschi, si è fatto interprete del desiderio che la Chiesa riveda la sua prassi sulle coppie omosessuali e sui divorziati risposati.
Testo originale: Frankfurt Church leader supports plan for same-sex blessings