Dalla Conferenza 2014 del Forum Europeo dei gruppi cristiani LGBT
Relazione di Yulia & Franco, rappresentanti dell’Italia al Forum europeo 2014, giugno 2014
Il Forum Europeo dei gruppi cristiani LGBT, fondato nel 1982, è un’organizzazione ecumenica di 46 gruppi cristiani presenti in 22 Paesi europei.
Ha lo scopo di mettere i vari gruppi cristiani in contatto tra loro nell’ottica di fornire un supporto ai Cristiani LGBT dell’organizzazione o di singoli che si trovano spesso a vivere in Paesi o Chiese dove purtroppo è ancora presente l’omofobia.
Il Forum lavora su vari progetti, portati avanti da gruppi di lavoro spontanei formati da volontari che spendono il loro impegno anche organizzandosi transnazionalmente in conferenze via Skype.
Tra questi ci sono: i rapporti con il Consiglio mondiale delle Chiese (World Council of Churches), con il Consiglio d’Europa e con la Rete globale LGBT delle fedi (Global LGBT Interfaith Network); attività di formazione nei Paesi dell’est Europa; la diffusione delle veglie di preghiera per le vittime dell’omofobia e la redazione di documenti e testi.
La Conferenza annuale è il cuore del Forum Europeo, il momento in cui tutti i membri si incontrano, per più giorni, dove uno dei gruppi si è dato disponibile ad organizzarla. Quest’anno la conferenza annuale si è svolta in maniera itinerante, partendo da Stoccolma in nave verso Tallin e rientrando, via Helsinki, a Stoccolma dopo 4 giorni.
Il tema annuale scelto è stato: “viaggiare con speranza” partendo dalla storia estone di una mitica nave bianca che porta le persone verso la libertà e verso una terra migliore.
L’inizio, solitamente caratterizzato da preconferenze di apertura degli uomini e delle donne, quest’anno è stato eccezionalmente caratterizzato da una preconferenza cattolica, per la richiesta dei gruppi cattolici di avere spazi di confronto specifici anche in relazione alle aperture mostrate da Papa Francesco sul tema dell’omosessualità.
Noi ci siamo subito sentiti “in famiglia”, in questo primo incontro cattolico, che è iniziato con una preghiera di speranza e visione, proprio mentre la nave salpava, il 21 maggio 2014, dal porto di Stoccolma.
Ci siamo messi subito all’opera, dividendoci in mini gruppi per favorire l’espressione di parola per tutti, e abbiamo cercato di rispondere alle seguenti domande:
1) Hai speranza che la Chiesa Cattolica cambi il suo atteggiamento nei confronti delle persone LGBT?
2) Che cosa speri per le persone LGBT dalla Chiesa Cattolica?
3) Quali sono le aspettative concrete?
4) Come pensi possa cambiare la Chiesa Cattolica nel giro di 5 anni?
Ciò che è emerso dal confronto con gli altri è che: c’è speranza; c’è una diminuzione della paura di esprimersi sui temi lgbt; c’è il desiderio di avere un rispetto della dignità e dei diritti; bisogna sottolineare l’importanza dell’ascolto e del dialogo; probabilmente forse nel breve avremo almeno aperture sul tema della comunione per i divorziati.
La successiva sessione ci ha coinvolto con le seguenti ulteriori domande:
1) Come possiamo indirizzare i Vescovi sui temi LGBT?
2) Quali possono essere degli alleati forti, nella Chiesa Cattolica, per i sinodi?
3) Come possiamo fermare o ostacolare l’ala destra e conservatrice della Chiesa?
Dal confronto delle diverse esperienze è emerso che importanza massima, come ascoltatori e poi portatori delle nostre esigenze, deve essere data ai nostri genitori, ai teologi e accademici aperti, ai giornalisti cristiani, alle parrocchie o ordini religiosi che si sono mostrati nostri amici (a Roma e Napoli i Gesuiti e in Polonia i Domenicani….).
A questi soggetti dobbiamo continuare a raccontare le nostre storie, dobbiamo dire che noi ci siamo ed esistiamo e che la nostra esistenza è un dato di fatto di cui tenere conto in tutti gli ambiti.
E’ importante anche continuare a lavorare con il Consiglio d’Europa per l’affermazione dei diritti umani e con movimenti del tipo “Noi siamo Chiesa” (Church on the move).
E’ stata stabilita l’importanza di sottoporre, all’assemblea plenaria del forum, la proposta di avviare e continuare gruppi di lavoro specifici, su:
– la Conferenza internazionale dal titolo “ Le strade dell’amore per una pastorale con le persone omosessuali transessuali” prevista a Roma, il 3 ottobre 2014, anticipando così il nostro forum italiano e il Sinodo delle Famiglie.
– Collaborare alle attività del progetto “Council 50”, organizzato da Church on the move (”Noi siamo Chiesa” per l’Italia) e da altri gruppi tipo i Cattolici progressisti, e che vuole celebrare i 50 anni di anniversario del Concilio Vaticano II .
Inoltre è stato lanciato il “Roman Catholic Book Project” con un’appello ai cattolici lgbt da parte del Forum di mandare le proprie storie autobiografiche che, qualora ritenute interessanti, verranno a comporre un libro.
Il libro sarà destinato a dare voce ai singoli credenti e a incoraggiare gli altri cattolici lgbt. L’appello è rivolto sia alle persone che ancora fanno parte della Chiesa Cattolica sia a chi l’ha lasciata.
La lunghezza consigliata è di non più di 1500 parole, la scadenza per mandare i testi è stata fissata per il 1 dicembre 2014, ma si consiglia di inviarlo prima per facilitare il lavoro della redazione.
Le lingue, in cui si può mandare il testo sono: inglese, tedesco e francese (nel caso di lingua diversa la redazione cercherà di tradurlo). Per maggiori informazioni, su questo tema si prega di contattare:
In German : dr. Michael Brinkschroder (michael.brinkschroeder@web.de)
In English : Hazel Barnes e Sandra Taylor (hands1336@gmail.com)
In Dutch : Marianne Welten (aml_welten@tele2.nl)
Siamo quindi arrivati a Tallin, capitale dell’Estonia, perchè il forum quest’anno è stato organizzato proprio dai pochi membri del gruppo cristiano LGBT locale (cinque sole persone che hanno avuto il coraggio e la forza di avere a che fare con un armata di “delegati” o partecipanti ….tipo noi!).
Qui ci siamo fermati per due giorni e abbiamo anche potuto apprezzare le bellezze di questa antica città da fascino nordico.
Terminata la parte specificamente cattolica, le attività e gli incontri sono diventati ecumenici a tutti gli effetti. I responsabili dei diversi progetti hanno iniziato a riferire a tutti i partecipanti lo stato dell’arte e le proposte.
Durante uno degli incontri denominato “Honoring your sexuality – God, Sexuality, Dignity” tenuto da Valery Sozaev si proponeva la riflessione sui seguenti argomenti:
– La dignità come concetto
– La relazione tra dignità e orgoglio
– La relazione tra amore, sessualità e dignità
– La forza creativa e distruttiva dell’amore
– I primi luoghi in cui si inizia ad apprendere sulla sessualità e l’influenza di questi luoghi per la vita futura.
– Sessuofobia e penalizzazione ingiusta della sessualità e corporeità
E’ stata sottolineata inoltre la necessità di combattere la sessuofobia spesso presente in noi cristiani e di imparare a parlare di questi temi anche pubblicamente sottolineando il valore della responsabilità e del rispetto.
Tra i vari progetti menzionati è stata sottolineata l’importanza delle veglie per le vittime dell’Omofobia, iniziativa nata in Italia, e che ormai si sta diffondendo in tutto il mondo (l’acronimo dato a questo progetto è Idaho: International day anti homofobia).
È stato sottolineato il pericoloso slittamento a destra del Parlamento Europeo e il rischio delle derive delle nuova legge russa, che limita addirittura la libertà di espressione sui temi dell’omosessualità.
L’argomento è stato trattato anche con la Proiezione, aperta a tutti, del documentario dal titolo “Invano mi odiano”, già proiettato in varie città d’Italia e nel mondo nei mesi scorsi.
La Russia nell’ambito di studi sui diritti e sull’omofobia risulta essere ad un valore -6% laddove il paese a migliore tolleranza e diritti è risultato il Regno Unito con + 86%.
Annual General Meeting (AGM) – Assemblea Generale Annuale
Nuova Proposta, essendo membro del Forum e ufficialmente presente per la prima volta, ha potuto votare nell’ambito dell’Annual General Meeting (AGM – Assemblea Generale Annuale).
Numerosi sono stati i punti all’ordine del giorno votati. In sintesi:
– E’ stata prevista la modifica di alcune parti dello statuto interno dell’organizzazione. Si è prevista, ad esempio, la possibilità che anche i singoli individui possano associarsi, previo pagamento di una quota annuale di 25 euro.
In tal modo i singoli costituiranno un Gruppo a sé denominato “Forum Friends” con specifici diritti di voto.
Si è modificata la modalità di erogazioni liberali da parte del fondo “AGAPE” fund, che aiuta finanziariamente alcuni progetti del Forum, inclusa la copertura dei costi di partecipazione di alcuni membri.
– E’ stato deciso di aderire alle varie proposte cattoliche di finanziare la Conferenza internazionale di Roma in vista del sinodo sulla famiglia; partecipare ai lavori preparatori della celebrazione dei 50 anni del Concilio Vaticano II; riproporre per il Forum 2015 un preforum cattolico;
– E’ stato deciso di accogliere la proposta francese di svolgere il Forum 2015 a Lille che vedrà il gruppo francese Davide e Gionata come organizzatore.
– E’ stato approvato il consuntivo economico dell’anno passato e il preventivo per il 2014.
– Sono stati votati i membri in scadenza del Board (che è oggi formato da Sharon, donna inglese, da Michael, uomo tedesco, la segretaria Irene, svizzera, il tesoriere Brian, inglese, Heino membro estone per i rapporti con i Paesi dell’est Europa, e la neo eletta Linda, svedese e addetta ai rapporti con i Media).
Le discussioni, pacate e costruttive, hanno portato quasi tutte le votazioni ad essere prese all’unanimità, … un esempio da seguire per noi gruppi italiani, ancora alle prese sul se e come darci un’organizzazione unitaria maggiormente rappresentativa!
Il nostro viaggio della speranza è ripreso poi verso Stoccolma, ma con una breve e significativa tappa ad Helsinki, dove siamo stati ospiti della Chiesa protestante di Alppila. Lì, nella cerimonia eucaristica, abbiamo avuto l’onore di avere, come celebrante, una donna: il Vescovo Finlandese Irja Askola.
L’omelia che ci ha dedicato è stata molto commovente specialmente quando ha detto “….Spero vi sentiate accolti nella Chiesa intera e in questa diocesi. Voi portate con voi qualcosa di cui abbiamo bisogno nella nostra Chiesa: la saggezza di essere sensibili verso quelli che hanno lottato per essere accettati; l’ascolto delle voci, che sono state ignorate e il riconoscimento della bellezza che è stata proibita …
Il mio desiderio e la mia speranza è che le vostre storie e il vostro viaggio aiuti le nostre chiese ad essere più inclusive, dove la creazione di Dio e ogni essere umano possa celebrare la vita e i suoi doni.
Questa attitudine e questo approccio è ciò che io apprendo dal Vangelo. Nella mia teologia di Dio la parola più bella è “benvenuti”. Benvenuti con tutto ciò che siete, con tutto ciò che avete sperimentato, con tutte le ferite e le arrabbiature così come con tutta la vostra forza, gioia e felicità….”
Con queste parole di accoglienza vi vogliamo salutare e ringraziare per averci consentito di fare questa bellissima esperienza.
2.Proposta di una strategia per l’Italia.
La presenza dei rappresentanti dei Paesi del Sud Europa al Forum si limita a quella italiana e spagnola. E’ quindi molto importante essere presenti, come quest’anno, e possibilmente estendere la partecipazione ad altri gruppi e organizzazioni italiane.
Per organizzare una presenza italiana più incisiva e per rendere sempre più utile la partecipazione al Forum, ma anche per rendere più efficace il lavoro dei nostri gruppi si propone la presente proposta di strategia.
Durante il Forum è stata anche sottolineata la necessità di prestare maggiore attenzione alle persone transgender, mettendo questa attenzione all’interno dei nostri gruppi. Le persone Transessuali risultano una categoria ancora molto discriminata anche all’interno dei circoli LGBT, ma soprattutto nella società.
L’importanza di questo argomento è stata sottolineata in diversi incontri e anche durante la Plennary Session.
C’è stato un incontro dedicato a questo tema specifico in cui è stato confermato, da parte di partecipanti al Forum, che nei loro Paesi il supporto psicologico, legale e informativo alle persone transgender, intersex, asessuali è quasi completamente assente.
E’ importante prendere in considerazione gli obiettivi del Forum stesso per adeguare conseguentemente le nostre strategie. Ci sono tre obiettivi fondamentali che il Forum si pone nel suo lavoro:
– Rafforzamento delle capacità organizzative del Forum
– Difesa dei diritti civili delle persone LGBT in International Church Bodies (WCC) e in organizzazioni politiche multilaterali (esempio Consiglio d’Europa)
– Diffusione del movimento dei cristiani Lgbt nell’Europa dell’est e del sud.
Il punto che si mostra debole del movimento Lgbt cristiano italiano è la scarsa comunicazione tra i diversi gruppi e organizzazioni, la scarsa conoscenza delle strategie e delle decisioni prese da parte di altri gruppi e dei singoli attivisti, la diffusione e la messa in pratica delle attività transnazionali che aiutino a combattere l’omofobia e a promuovere leggi di tutela, l’assenza di un organizzazione unica a livello nazionale.
Tenuto conto delle particolari condizioni italiane e per migliorare i punti di debolezza sopraindicati si propone di:
– Aumentare la presenza e la visibilità al Forum Europeo dei gruppi lgbt cristiani italiani e rendendola più costante ed estesa favorire quindi la varietà dei gruppi italiani rappresentati.
– Favorire il feedback di coloro che partecipano al Forum Europeo nei loro gruppi di appartenenza organizzando degli incontri e/o conferenze che parlino del Forum e aumentino l’interesse verso di esso.
– Essere sempre più visibili nelle chiese e nella società (a livello locale, nazionale ma anche Europeo e Mondiale) organizzando e favorendo le iniziative come la Veglia per le vittime dell’omofobia (International Day Against Homophobia – IDAHO).
– Creazione di un organismo associativo unico (anche eventualmente snello) a livello nazionale al quale i gruppi che vorranno potranno aderire.
– Essere portavoci e intermediari nei discorsi su “fede e omosessualità”.
– Favorire la partecipazione attiva all’organizzazione del Forum e proponendosi di tenere incontri, workshop o gruppi durante gli incontri del Forum.
– Alimentare il network tra i gruppi italiani e partecipare al networking tra gruppi lgbt religiosi a livello Europeo e mondiale.
– Essere di aiuto e di supporto per i Paesi in cui predomina l’atmosfera omofobica.
– Rafforzare le nostri relazioni con le organizzazioni di tutela dei diritti umani e difesa dei diritti Lgbt(per esempio Amnesty International, Human Rights Watch, ILGA Europe).