Dottrina cattolica e omosessualità: i dubbi più frequenti… e qualche risposta
Articolo di Daniel Shoer Roth pubblicato sul sito About en Español (Stati Uniti), liberamente tradotto da Dino
Spesso ci domandiamo se possiamo essere omosessuali cattolici e allo stesso tempo realizzare sia la nostra identità religiosa che la nostra identità sessuale. La risposta è ambigua, dato che il comportamento omosessuale è condannato dalla gerarchia cattolica, tuttavia l’orientamento sessuale è accettato come un aspetto naturale, non scelto dalla persona.
A metà degli anni ’70 la Chiesa ha riconosciuto la differenza tra il fatto di essere omosessuale e il partecipare ad atti sessuali con persone dello stesso sesso cioè il sesso omogenitale. L’insegnamento teologico stabilisce che il peccato esiste soltanto quando implica una scelta personale. Pertanto, dato che l’omosessualità non la si sceglie, essa non è cattiva né peccaminosa. Questo non vuol dire che la Chiesa approva l’omosessualità, la sua condanna rimane decisa benché il suo punto di vista abbia cominciato a modificarsi.
Libertà individuale
Noi persone omosessuali siamo state create a immagine e somiglianza di Dio, proprio come il resto degli esseri umani, per questo abbiamo diritto di vivere pienamente e di praticare la religione con la quale ci identifichiamo maggiormente. Alcuni di noi prendono le distanze dalla religione delle nostre radici a causa del rifiuto che avvertiamo da parte della comunità religiosa alla quale apparteniamo.
Poiché il cattolicesimo tradizionale ha mantenuto posizioni dure nei confronti dell’omosessualità, spesso i gay cattolici si sono allontanati dalla religione o hanno scelto di integrarsi in altre Chiese cristiane in cui è accettata l’uguaglianza della comunità LGBT. Tuttavia, ci sono omosessuali cattolici che desiderano mantenere e praticare la loro fede senza nascondersi nell’armadio e, grazie a Dio, hanno la libertà di farlo: possono essere cattolici fedeli ed avere una relazione omosessuale.
Se sei un gay cattolico, è probabile che tu abbia dei dubbi sul rapporto tra cattolicesimo e omosessualità. Per poter dare una risposta alle tue domande mi sono consultato con DignityUSA, un’organizzazione (cattolica) che patrocina un cambiamento negli insegnamenti della Chiesa riguardo all’omosessualità e fornisce relatori, materiale educativo ed altri supporti a parrocchie, amministrazioni e altri enti.
Con la necessaria autorizzazione, ho riassunto e adattato alcune domande e risposte avvenute durante questo colloquio.
Qual è la posizione ufficiale della Chiesa Cattolica sull’omosessualità?
La Chiesa Cattolica sostiene che l’omosessualità non la si sceglie e pertanto non è cattiva né peccaminosa. Ma, così come non è corretto per le persone eterosessuali single avere rapporti sessuali, è anche scorretto il sesso tra omosessuali. La Chiesa insegna la comprensione e la misericordia verso le persone omosessuali. Nel documento Vivere in Cristo Gesù, pubblicato nel 1976, così come in altri emessi successivamente, i vescovi statunitensi hanno scritto: “Alcune persone scoprono di avere un orientamento omosessuale che esse non hanno favorito né causato dentro di sé. Gli omosessuali, così come gli eterosessuali, non meritano di soffrire a causa dei pregiudizi contro i loro diritti umani basilari. Tutti gli esseri umani hanno diritto al rispetto, all’amicizia e alla giustizia, e devono poter avere un ruolo attivo nella comunità cristiana”.
Su cosa si basa la Chiesa Cattolica per considerare immorali gli atti omogenitali?
Tutta l’etica sessuale cattolica si basa su questo principio: la procreazione è un aspetto essenziale della sessualità umana, perciò ogni atto sessuale deve essere aperto alla possibilità di concepire. Per questa ragione l’insegnamento cattolico proibisce l’atto omogenitale, così come la contraccezione, la masturbazione, il sesso prima del matrimonio e fuori dal matrimonio. Questo insegnamento è in relazione alla natura della sessualità umana, ovvero la Chiesa presenta questo insegnamento come una legge naturale, come l’ordine nel quale il Creatore ha creato l’universo.
Che ruolo riveste la Bibbia quando si giudica l’atto sessuale in coppie dello stesso sesso?
La Chiesa Cattolica non basa la sua dottrina soltanto sulla Bibbia, ma ricorre ad essa per validare il suo insegnamento riguardo alla legge naturale. I suoi documenti hanno sostenuto che, dal libro della Genesi fino al Nuovo Testamento c’è una costante opposizione agli atti omogenitali. Tuttavia, secondo i biblisti contemporanei, i sacri testi, letti nel contesto dei loro specifici antecedenti storici e culturali, non parlano di relazioni omosessuali amorose tra adulti nel senso in cui le conosciamo attualmente.
Quali possibilità di scelta hanno gli omosessuali cattolici?
L’insegnamento ufficiale cattolico richiede che gli omosessuali si astengano dai rapporti sessuali. Nello stesso tempo, la Chiesa Cattolica dichiara solennemente che ogni individuo è obbligato a formarsi in modo responsabile una coscienza scrupolosa, e a seguire la sua coscienza per stabilire la corretta moralità di ogni decisione.
Né le Sacre Scritture, né la tradizione, né la legge naturale, né le scienze umane, né l’esperienza personale convalidano in maniera convincente l’insegnamento ufficiale della Chiesa Cattolica riguardo all’immoralità dell’atto sessuale tra omosessuali. Pertanto molte persone cattoliche omosessuali, dopo una riflessione personale, si sono formate una coscienza che differisce dall’insegnamento ufficiale della Chiesa e hanno deciso di intraprendere relazioni omosessuali.
Testo originale: Gays católicos