E’ morto John J. McNeill, il teologo gesuita autore della liberazione dei cattolici omosessuali
Articolo di Steve Rothaus pubblicato sul sito del Miami Herald (USA) il 23 settembre 2015, liberamente tradotto da Innocenzo
Il reverendo John J. McNeill, sacerdote gesuita americano che ha co-fondato Dignity, un gruppo per gay e lesbiche cattolici , è morto martedì a Fort Lauderdalen (USA), tre settimane dopo il suo 90° compleanno. Ne ha dato notizia la Sunshine Cathedral di Fort Lauderdale e la pagina Facebook di McNeill con queste parole:
“Padre John è salito al cielo. E’ stato un gesuita, uno studioso, un attivista, un profeta che ha proclamato l’amore incondizionato di Dio per gli uomini LBGT, il reverendo John McNeill ha toccato innumerevoli vite e ha ispirato molti ministeri. Era una benedizione per questo mondo da 90 anni e lui ci mancherà. … Era un lavoratore coraggioso e infaticabile nella vigna di Dio, Padre John ha sfidato la gerarchia cattolica e l’omofobia culturale per riaffermare la bontà degli uomini, delle relazioni e della sessualità. … la sua memoria benedirà tutti coloro che vorranno ricocordarlo”
Nel 2012, McNeill ha rilasciato un’intervista al Miami Herald prima del debutto del sud della Florida di un documentario sulla sua vita, Taking A Chance On God (Scommettere su Dio) . “Ho sempre saputo che ero gay. Ho cercato di rifiutarlo, ma ci non ci sono riuscito. Mi sono solo astenuto dall’avere una vita sessuale“, ha detto McNeill, aggiungendo che il film documenta ” la storia col mio compagno Charlie e i nostri 46 anni d’amore. Il messaggio è che Dio ama anche le persone gay che si amano e le approva“.
Il Vaticano non approvava McNeill perché aveva voluto rompere il suo voto di celibato e la sua storia d’amore di lunga data con Charles Chiarelli. “Ho ignorato tale divieto”, ha detto McNeill, il giorno prima che Taking A Chance On God (Scommettere su Dio) fosse proiettato nel 2012 al Miami Gay & Lesbian Film Festival. “Ho avuto un compagno negli ultimi 46 anni. Sarà con me domani sera [alla proiezione]“.
Il regista di New York Brendan Fay, un gay cattolico di origine irlandese, ha iniziato ad intervistare McNeill per il film nel 2002. “John è spesso una figura nascosta. Un pioniere sconosciuto”, ha detto Fay all’Herald nel 2012. “Non ci sono molti che sono a conoscenza del drammatico impatto e del significato che ha avuto sul movimento per il cambiamento nella società e nella chiesa negli anni ’70“.
McNeill è cresciuto nello stato di New York. Ha prestato servizio durante la seconda guerra mondiale e ha trascorso sei mesi in un campo di prigionia tedesco. Entrò nella Compagnia di Gesù nel 1948 ed è stato ordinato sacerdote gesuita nel 1959. Nel 1972, ha fondato Dignity a New York. “Stavo portando il messaggio che Dio ha portato a me” perché “L’amore di Dio è universale e comprende sia gay e etero.”
McNeill è stato messo a tacere dal cardinale Joseph Ratzinger, futuro Papa Benedetto XVI. Sui ordine del Vaticano, i gesuiti hanno espulso McNeill nel 1987. McNeill ha trascorso i suoi ultimi anni di vita nella zona di Fort Lauderdale.
Ricordiamo i suoi libri: The Church and the Homosexual (La chiesa e l’omosessualità, 1976); Taking a Chance On God: Liberating Theology for Gays and Lesbians, Their Lovers, Friends and Families (Scommettere su Dio. Teologia della liberazione omosessuale, 1988); le sue memorie Both Feet Firmly Planted In Midair: My Spiritual Journey (1988); Freedom, Glorious Freedom: The Spiritual Journey to the Fullness of Life for Gays, Lesbians, and Everybody Else (Libertà, gloriosa libertà. Un cammino di spiritualità e liberazione per omosessuali credenti, 1995) e Sex as God Intended: A Reflection on Human Sexuality as Play (2008); Cercare se stessi… Per trovare Dio (2011).
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Per leggere alcuni scritti, tradotti in italiano, di John J. McNeill clicca qui
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Testo originale: The Rev. John J. McNeill, Jesuit priest who became famed LGBT activist, dies at 90