Ecco la Quaresima: concedetevi tutto!
Articolo di Francis DeBernardo pubblicato su Bondings 2.0, blog dell’associazione cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti) il 10 febbraio 2016, liberamente tradotto da Silvia Lanzi
[…] La Quaresima inizia presto quest’anno – probabilmente non potrebbe comiciare più presto. Ma, per dire la verità, la Quaresima mi cade sempre addosso. Non mi sembra di essere mai pronto per iniziare quaranta giorni di digiuno e preghiera, per rinnovare il mio rapporto con Dio.
Certamente i miei buoni propositi per la Quaresima, come quelli per il nuovo anno, hanno una vita molto breve. È difficile continuare qualcosa di sostanziale – sia il digiuno, o la carità o semplicemente pregare – per quaranta giorni consecutivi.
Quest’anno, tuttavia, ho un modo di pormi un po’ diverso rispetto alla Quaresima, provocato dal Vangelo di domenica scorsa. Era la storia della pesca miracolosa (Luca 5:1-11). Gesù dice ai pescatori stanchi, incluso Pietro, di continuare a pescare, sebbene non avessero preso nulla per molte ore. La ricompensa è una pesca sovrabbondante. La risposta di Pietro è molto umana: sente che il dono di Gesù di quella grande pesca non è qualcosa che merita perché è un peccatore.
Spesso mi sento come Pietro. Non capisco perché Dio continui ad essere così buono con me quando ho al mio attivo così tante cadute e così tanti sbagli. Come molte persone, mi domando spesso quale sia il modo in cui Dio opera nel mondo e perché tanta sofferenza e perché le persone devono lottare così tanto per trovare Dio nella loro vita. Quando ho letto il racconto di questo passo del Vangelo ho pensato a quanto Dio agisce misteriosamente anche nella direzione opposta: Dio manda sempre doni e grazie a persone come me, che non se lo meritano.
Sento particolarmente questo messaggio quest’anno, visto che la nostra Chiesa celebra il Giubileo della Misericordia. Mi sembra che uno dei messaggi di quest’anno sia che Dio “esagera” quando si tratta di prodigare pietà all’umanità. Sfortunatamente, la nostra risposta a volte può essere il peccato. Dio è come uno che ti regala dei gioielli preziosi per Natale, quando il tuo regalo è una scatola di caramelle. Questa dinamica crea un certo imbarazzo.
Così, ecco un suggerimento per la Quaresima. Invece di rinunciare a qualcosa, concedetevela. Invece di rinunciare al cioccolato, permettetevi di indulgere in cibi sani e snack. Invece di sacrificarvi come volontario in una mensa per i poveri, permettetevi di essere aperti ai doni e alle lezioni che questi insegnano quando si è impegnati nel lavoro caritativo. Invece che sforzarvi di pregare ogni giorno, concedetevi una mezz’ora per stare tranquillamente con Dio e rilassarvi nel suo Divino Amore. Dio ci concede pietà in modo speciale quest’anno. Impariamo ad accettarla e a gioirne.
Questo tipo di esercizio è utile specialmente per le persone che si impegnano per i diritti LGBT. Credo che siamo così abituati alle sfide e alle difficoltà del lavoro che abbiamo dimenticato di accettare le vittorie con gioia. So che, oggi, dopo più di sette mesi dalla legalizzazione del matrimonio gay da parte della Corte Suprema degli Stati Uniti, devo ancora ricordarmi che il matrimonio è un diritto legale per tutti. Mi viene in mente una battuta; un amico una volta mi ha detto: “Solo perché si lavora per la giustizia non significa che si perde sempre.”
Spero che, celebrando la misericordia di Dio in questa Quaresima, permettendo a me stesso di riceverla e accettarla meglio, aiuterò me stesso ad uscire dall’idea che nulla sta realmente cambiando e a iniziare a vedere e apprezzare i piccoli miracoli che, ogni giorno, abbondano attorno a me.
Se leggete o ascoltate le letture del lezionario nelle settimane entranti, vedrete che la Quaresima è la festa della misericordia di Dio. Indulgiamo, ancora e ancora, in questa festa. Buona Quaresima!
Testo originale: It’s Ash Wednesday: Time to Indulge!