Fede e omosessualità. A Casa Cares 2008 ne abbiamo parlato senza scandalo
Articolo tratto da icn-news.com del 16 aprile 2008
Incontrarsi pubblicamente per parlare di omosessualità e fede fa notizia. Vi segnaliamo l'articolo che il sito d'informazione ICN e l'agenzia nazionale NEV (Notizie Evangeliche) hanno voluto dedicare all'incontro di Casa Cares 2008 dove, persone provenienti da diversi cammini di fede, gay e non, hanno voluto riflettere, incontrarsi, confrontarsi liberamente su questo tema partendo dalle loro esperienze personali e dal loro cammino di fede.
Roma (NEV) – Il 12 e 13 aprile presso il centro evangelico "Casa Cares" (Reggello, Firenze) si è svolto un incontro ecumenico di gruppi di omosessuali credenti: al centro della riflessione il versetto biblico "La pietra scartata dai costruttori è divenuta pietra angolare" (I Pietro, 2:7).
All'incontro, promosso dalla Rete evangelica fede e omosessualità (REFO) di Firenze e dai gruppi "Gionata" e "Amare col cuore di Dio" è intervenuta la teologa e pastora battista Elizabeth Green. Oltre a quelle della REFO, erano presenti rappresentanze dei gruppi "Il Guado" (ndr del gruppo Narciso e Boccadoro di Rimini, Kairos di Firenze, gruppo Varco-Refo di Milano, Refo Firenze), Associazione genitori ed amici di omosessuali (AGEDO) e di alcune chiese evangeliche della Toscana.
"E' stata una bella occasione d'incontro – ha dichiarato all'agenzia NEV Giorgio Rainelli, portavoce della REFO nazionale – nella quale abbiamo verificato la possibilità di rilanciare l'attività di diversi gruppi locali di omosessuali credenti anche in una prospettiva ecumenica.
Si consolida così una rete che ormai può vantare qualche anno di impegno: la REFO, si avvia a celebrare i dieci anni di attività". E qual è il bilancio di questi anni di lavoro? "Difficile a dirsi. E' importante che, ad esempio nell'Assemblea-Sinodo delle chiese battiste, metodiste e valdesi, svoltasi lo scorso novembre, il tema dell'omosessualità sia stato affrontato e sia stato approvato un documento.
D'altra parte in molte chiese, soprattutto in ambito cattolico, la presenza di credenti omosessuali resta invisibile, quasi catacombale. Tuttavia la riflessione continua ed è importante che talvolta vi partecipino attivamente anche dei sacerdoti".