Gay, sì della Francia a matrimoni e adozioni. E in Italia la Consulta sprona il Parlamento
Articolo del 12 aprile 2013 pubblicato su corriere.it
Il presidente della Corte Gallo: «Più diritti». E Gasparri (Pdl): «No alle ingerenze su questione complessa e controversa». Via libera definitivo in Francia alla legge che apre ai matrimoni per le coppie omosessuali. Dopo il voto favorevole della Camera, è arrivato l’ok anche dal Senato. Un passaggio cruciale degli impegni presi in campagna elettorale dal presidente, Francois Hollande e proposto dal governo, il testo sarà esaminato a maggio dall’Assemblea Nazionale in seconda lettura e poi diventerà legge definitiva. Il provvedimento scatena la reazione del fronte contrario alle nozze gay: «Hollande vuole il sangue, lo avrà», spiega la portavoce dei militanti francesi anti-nozze gay, Frigide Barjot. «Il presidente ha ghigliottinato il popolo», ha aggiunto.
GLI ALTRI PAESI – La Francia è l’ultimo Paese in ordine di tempo a legalizzare i matrimoni omosessuali e le adozioni da parte di coppie gay sposate. Solo ventiquattro ore fa l’Uruguay è diventato il secondo Paese latinoamericano a permettere le nozze tra omosessuali. Ma superano già la decina i Paesi nel mondo dove è già possibile.
LA CONSULTA – Intanto, in Italia il presidente della Consulta Franco Gallo venerdì è stato chiaro: «Due persone dello stesso sesso hanno il diritto fondamentale di ottenere riconoscimento giuridico con i connessi diritti e doveri, della loro stabile unione». Ma la «regolamentazione della materia nei modi e nei limiti più opportuni» spetta al Parlamento.
LA REAZIONE DI GASPARRI – «Con quale diritto il presidente della Corte Costituzionale Gallo ordina di fare leggi sulle coppie omosessuali?», ha detto il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri. «Al di la della questione in sè, tra l’altro complessa e controversa, affermiamo con determinazione che non spetta a una figura simile dettare le regole al Parlamento».
LA REPLICA DEL PD – «La tutela dei diritti di migliaia di coppie omosessuali e delle loro famiglie non sono fughe in avanti. A questo proposito, ho Presentato la proposta di legge sul matrimonio egualitario, intendendo allineare l’Italia agli altri grandi Paesi occidentali, come la Francia che oggi ha proprio legiferato in questo senso», ha invece commentato Ivan Scalfarotto, vicepresidente e deputato del Pd.