Il vescovo Gene Robinson premiato come difensore dei diritti dei gay
Articolo del 27 marzo 2013 di Roberto Russo pubblicato su Queer Blog
Il Thomas A. Dooley Award è un premio che si consegna a quanti, partendo da un’ottica di fede, hanno lavorato per difendere i diritti delle persone lgbt. Quest’anno sarà dato a Gene Robinson, primo vescovo gay dichiarato della chiesa episcopale USA.
Gene Robinson, il primo vescovo gay dichiarato della Chiesa Episcopale Americana (cioè gli anglicani americani) riceverà il Thomas A. Dooley Award 2013 dagli alunni gay e lesbiche della University of Notre Dame e del Saint Mary’s College dell’Indiana.
Il premio intende onorare le persone che, partendo da un’ottica di fede, hanno dimostrato coraggio, partecipazione e impegno per la promozione dei diritti umani e, in particolare per la promozione dei diritti civili dei cittadini statunitensi lgbt. Il premio sarà consegnato il 6 aprile prossimo, durante una cena di gala.
Gene Robinson è andato in pensione come vescovo del New Hampshire agli inizi di questo anno 2013. È stato eletto vescovo nel 2003 e la sua elezione ha creato un putiferio a livello internazionale, tanto che gli episcopali conservatori hanno rotto con la chiesa principale degli Stati Uniti d’America.
Oltre che per il suo servizio pastorale, Gene Robinson si è sempre distinto per la difesa dei diritti lgbt, tanto che quando ci fu quella spaventosa ondata di suicidi di adolescenti gay, lanciò un messaggio di speranza: “So che molti di voi si sentono come in un luogo oscuro perché la religione e i religiosi vi dicono che siete un abominio dinanzi a Dio. È probabile che molti di voi stiano crescendo in un ambiente cattolico romano e che abbiate ascoltato nelle vostre chiese che siete intrinsecamente disordinati o deviati.
O forse state crescendo in un ambiente mormone o battista in cui vi dicono che la vostra vita non è ben accetta a Dio. Come religioso vi dico che si sbagliano: Dio vi ama così come siete e non vuole che cambiate. Dio non vuole che vi curiate perché non c’è nulla da curare. Siete così come siete, cioè come Dio vi ha creati e come Dio vi ama”.
In precedenza, parlando a un gruppo di sacerdoti cattolici, aveva indicato quella che secondo lui poteva essere la strada da percorrere per aprire il sacerdozio cattolico anche alle persone omosessuali:
“È troppo pericoloso per voi andare allo scoperto come gay davanti ai vostri superiori, ma credo che se lavorate per l’ordinazione delle donne nella vostra chiesa, farete un bel pezzo di strada per aprire la porta verso l’accettazione di sacerdoti gay.”
Fin da quando è diventato vescovo, Gene Robinson ha dovuto convivere con le minacce di morte. E sono state proprio queste il motivo che lo hanno spinto a dimettersi: “Le minacce di morte, e la polemica che ormai ha fatto il giro del mondo sulla mia elezione, sono state una costante tensione, non solo su di me, ma anche sul mio amato compagno, Mark, che fedelmente ha vissuto con me ogni minuto degli ultimi sette anni.
I miei gusti e le mie abitudini sessuali, non hanno mai influito sul mio mandato, sulla mia funzione ma adesso sento di dover mettere fine a questa pesantissima situazione. Sarei poco onesto verso me stesso e verso la comunità se facessi finta di niente”.