Gli omosessuali e la trave che acceca
Riflessioni di Pascale tratte da Fraternet.com, liberamente tradotte da Piero
Se c’è un campo in cui i limiti spirituali dell’uomo si svelano in tutta la loro incoerenza, è proprio quello dei condizionamenti e più precisamente quello dei pregiudizi.
E che noi lo vogliamo o no, siamo tutti più o meno condizionati dalla nostra educazione e, più ampiamente, da una società che non può fare a meno di etichettare gli esseri umani in funzione delle loro credenze o dei loro comportamenti sessuali.
Così, invece di riconoscere un buon albero dai suoi frutti, preferiamo giudicarlo dal colore della sua corteccia e paragonarlo al nostro per sapere se dobbiamo abbatterlo o rispettarlo. Le conseguenze? Innumerevoli mancanze d’Amore nei confronti di milioni di persone e tanti chiodi che piantiamo nel Corpo dell’umanità di cui facciamo parte…
Evidentemente, i nostri rapporti con gli altri sono troppo condizionati dalla visione limitata che ne abbiamo e che ci porta a una sorta di accettazione cieca o a un rifiuto dello stesso tipo. Due posizioni radicali generate dalla nostra mancanza d’apertura, di tolleranza e di adattamento a tutto ciò che è altro; due posizioni che bollano la nostra difficoltà a riconoscere il valore di un essere umano attraverso la sua capacità d’amare e di creare.
Così, là dove la psicologia comincia a impantanarsi in analisi comportamentali, sentimentali e sessuali, senza tener conto della vera dimensione dell’individuo, la spiritualità ci offre una visione più illimitata dell’anima umana, delle modalità e delle scelte della sua incarnazione. Insomma, che noi siamo attratti da donne o da uomini, siamo tutti sulla strada dell’evoluzione con le sue esperienze, le sue prove, le sue gioie e le sue sofferenze.
Che cosa importano le ragioni psicologiche o fisiologiche dell’attrazione sessuale di un essere umano per questo o quel sesso dal momento che lo consideriamo una parte di noi stessi, un’anima da rispettare e da amare. C’è del buono in ciascuno e Amore vero in seno a numerose coppie etero o omosessuali. La pesantezza, la ricerca del piacere personale, le reazioni psichiche negative del tipo dominante/dominato riguardano sfortunatamente l’umanità in generale e non specialmente gli omosessuali!
Bisogna dunque smettere di rinchiudere le anime in ghetti. Bisogna dunque smettere di fare generalizzazioni su un gruppo di individui quando il mondo è fatto di persone uniche, desiderose di costruire la propria storia d’Amore con la divina Presenza che è nell’Altro, che sia uomo o donna.
In effetti, se gli omosessuali suscitano tanta reazione negativa, è perché li consideriamo troppo spesso come maniaci sessuali, e perché implicitamente, essi mettono in rilievo la nostra visione colpevolizzante di una sessualità da cui abbiamo tolto il carattero sacro. Bisogna dunque assolutamente capire che giudicando un essere umano dalla sua vita intima, gli facciamo portare la nostra “pesantezza” mentre rinforziamo la nostra armatura psichica impermeabile alla luce divina che ci eleva.
E poiché bisogna ancora parlare in questi termini, è agli eterosessuali, maggioritari su questo pianeta, che tocca di fare di tutto affinché la minoranza degli omosessuali sia riconosciuta socialmente ma soprattutto spiritualmente. È ora di togliere la trave che ci acceca, è ora di guardare l’Altro come un fratello o una sorella capace di darci qualche consiglio in fatto d’amore, d’unione… e d’evoluzione.
Testo originale: Les homosexuels