Gli uomini di Sodoma (Gn 19,1-25)
Testo di Victor Paul Furnish* tratta da AA.VV., Bibbia e omosessualità, Claudiana editrice , 2002, pp.12-13
Il racconto degli uomini di Sodoma è quello a cui la maggior parte della gente pensa quando si discute di Bibbia e omosessualità.
Questo, però, non è un racconto sul comportamento omosessuale in generale, né tantomeno su atti omosessuali compiuti tra adulti consenzienti. E un racconto sull’intenzione di fare violenza a degli stranieri a cui invece si doveva ospitalità e protezione.
Il fatto che l’aggressione, se fosse riuscita, avrebbe comportato lo stupro dei due ospiti maschi di Lot da parte di una banda di altri maschi è solo un dato accessorio del racconto.
A quanto pare gli uomini di Sodoma avevano intenzione di trascorrere una «notte brava», e gli inermi ospiti di Lot erano parsi un obiettivo atto alla bisogna.
Significativamente, nessuna delle allusioni all’episodio presenti nella Bibbia si focalizza sul carattere omosessuale del progettato stupro.
Per esempio, in Ezechiele 16 il peccato di Sodoma è descritto come un peccato di avidità e di indifferenza nei confronti di chi si trova nel bisogno: «Ecco, questa fu l’iniquità di Sodoma, tua sorella: lei e le sue figlie vivevano nell’orgoglio, nell’abbondanza del pane e nell’ozio indolente; ma non sostenevano la mano dell’afflitto e del povero» (16,49).
In Matteo 10,12-15 e nei passi paralleli di Luca 10,10-12, il peccato di Sodoma è identificato con la mancanza di ospitalità in senso lato, senza alcuna allusione a riferimenti sessuali, e in Matteo 11,23-24 l’allusione alla distruzione della città funge da monito di ciò che accade a chi disobbedisce al volere di Dio. Neanche il commento a Giuda 7 sulla «fornicazione» di Sodoma ha come obiettivo polemico l’omosessualità.
Il testo greco dice, letteralmente, che Sodoma e Gomorra «andarono dietro a carne diversa» (N.d.A La bibbia della CEI traduce: «Sodoma e Gomorra… sono andate dietro a vizi contro natura» commenta in nota: “vizi contro natura”, alla lettera “una carne diversa”: una carne che non era umana, perché il loro peccato era consistito nel voler abusare di “angeli”), un’allusione al fatto che gli ospiti di Lot, all’insaputa perfino dello stesso Lot, erano in realtà angeli in spoglie mortali.
Pertanto qui il peccato di Sodoma non risiede nel fatto che degli uomini facciano violenza ad altri uomini, ma nel fatto che dei mortali facciano violenza a degli immortali.
* VICTOR PAUL FURNISH è pastore della United Methodist Church e professore emerito di Nuovo Testamento alla Perkins School of Theology della Southern Methodist University di Dallas (U.S.A.)