Ho scoperto che mia figlia è lesbica, anche se non è stata lei a dirmelo!
Testo tratto dal libro “Our Children A Gift” (Dono del Signore sono i figli) a cura di Drachma Parents* di Malta, edito da Midsea Books, 2023. Traduzione dell’edizione italiana a cura de La tenda di Gionata**
Il fatto che tua figlia non te l’abbia ancora detto non significa che tu non sia un buon genitore o che tua figlia non si fidi di te. Anche se tua figlia sa che sei il genitore più accogliente, forse non ha trovato ancora le parole, l’occasione o il coraggio per dirtelo. O forse non è passato abbastanza tempo da quando ha preso consapevolezza di essere lesbica. Non dimenticare che il primo (e più difficile) coming out che tua figlia ha dovuto affrontare è stato quello con sé stessa!
Quindi, cosa devi fare se scopri che tua figlia è lesbica senza che sia stata lei a dirtelo? Dipende molto dal tipo di rapporto che hai con lei. Per cominciare, non avere fretta. Rifletti bene prima di agire. Alcuni di questi punti possono aiutarti:
Sarai tu ad affrontare l’argomento?
- Se hai scoperto che tua figlia è lesbica o bisessuale perché l’hai sentita parlare al telefono o perché per caso hai trovato qualcosa che aveva scritto, sii sincera e dille chiaro e tondo come l’hai scoperto. Assicurati che tua figlia sappia che non stavi origliando o frugando tra le sue cose. La fiducia è assolutamente necessaria!
- Soprattutto se non siete abituati ad avere conversazioni intime, non aspettarti che all’improvviso tua figlia si apra e inizi a parlarti delle sue questioni più personali.
- Se per il momento tua figlia non vuole parlare, non insistere. Non preoccuparti: avrai tutto il tempo per parlare e ascoltare, a condizione che sia lei a sentirne l’esigenza!
- Se non vuole parlare, puoi dirle: «Se per ora non vuoi parlarne, non preoccuparti. Volevo solo farti sapere che ti voglio bene e che tengo molto a te. Quando sarai pronta a parlare, mi aiuterai a capire meglio». Se ti è difficile dirlo, scriviglielo su un biglietto.
O preferisci aspettare che sia lei stessa a dirtelo?
- Non tenerti tutto dentro. Se ne senti il bisogno, parla con qualcuno di cui ti fidi e digli di mantenere il riserbo.
- Continua a rispettare la privacy di tua figlia perché questo rafforzerà il tuo rapporto con lei. Ciò significa non fare domande indiscrete, non origliare o sbirciare diari, e-mail, profili Facebook, ecc.
- Di tanto in tanto lancia delle piccole allusioni che dimostrino il tuo sostegno. Forse in passato hai espresso commenti negativi sulle persone omosessuali. Ora è il momento di fare il contrario. Ad esempio, puoi mostrarti a favore dei diritti di minoranze oggetto di un tema di attualità. Oppure puoi dire che non ti piace chi offende o aggredisce chiunque sia in qualche modo “diverso”. Così si creerà un’atmosfera in cui tua figlia si sentirà più al sicuro, quando alla fine si confiderà con te.
- Quando tua figlia ti parlerà, sii sincera. Non comportarti come se fossi completamente all’oscuro. Tua figlia è in grado di intuire che ne avevi già sentore. Spiega che ti sei imbattuta in qualcosa, che hai sentito o visto qualcosa che ti ha fatto immaginare che fosse lesbica o bisessuale, ma volevi lasciarle spazio e tempo perché potesse parlare quando si fosse sentita a proprio agio. Ricorda che sei tu a dover avere tatto e pazienza, a scegliere le parole, a trovare il momento opportuno.
Non dimenticare che il primo (e più difficile) coming out che tua figlia ha dovuto affrontare è stato quello con sé stessa!
* Drachma Parents, fondato nel 2008, è un gruppo maltese di genitori cattolici di persone lesbiche, gay, bisessuali o transgender. Sono madri e padri che sostengono altri genitori e li aiutano a capire, accettare e sostenere i loro figli, che sono figli di Dio.
** La versione italiano del libro “Our Children A Gift” è stata realizzata da La tenda di Gionata in accordo con Drachma Parents ed è stata curata da Luigi Laviola, Ilaria Sparacimino, Valeria Sparacimino e Amelia Chierici.
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