I cattolici tedeschi discutono di morale sessuale e di aggiornamento della dottrina
Articolo di Robert Shine* pubblicato sul sito dell’associazione LGBT cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti) il 3 luglio 2019, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
In vista del Sinodo dei vescovi tedeschi, un’organizzazione che rappresenta migliaia di insegnanti di religione sta invitando la Chiesa Cattolica a modificare le dottrine riguardanti la morale sessuale, in particolare quelle sull’omosessualità.
L’associazione degli insegnanti di religione cattolica, che rappresenta 70.000 laici che insegnano nelle scuole pubbliche tedesche, ha pubblicato una lettera aperta in vista del Sinodo dei vescovi tedeschi annunciato all’inizio di quest’anno.
Uno dei tre grandi punti critici è la morale sessuale. Secondo l’associazione, l’idea che gli studenti si fanno della Chiesa è piuttosto negativa a causa “dell’eccessivo potere dei preti e dell’immagine che costoro si fanno di se stessi, della demonizzazione della sessualità, del fatto che l’omosessualità sia un tabù e dell’ostracizzazione dei divorziati risposati”.
Come riporta l’edizione internazionale del [quotidiano cattolico francese] La Croix: “Gli insegnanti insistono sul fatto che il linguaggio ‘goffo e faticoso da assimilare’ della teologia richiede urgentemente una riformulazione, in quanto ‘l’istruzione religiosa consiste nel comunicare valori, non solo nell’inculcarli’ […] Gli insegnanti, inoltre, ritengono che la Chiesa debba ‘ripensare la morale sessuale, in particolare per quanto riguarda l’omosessualità’, e che debba anche urgentemente ‘guardare con sincerità tra le sue fila’ quando parla di sessualità e capacità di relazione […] ‘Purtroppo gli studenti non riescono più a trovare, nella Chiesa ufficiale e nel modo in cui si comporta, ciò che noi insegniamo loro a scuola, vale a dire le parole che Cristo ha pronunciato e il modo in cui ha agito qui sulla terra quando ha proclamato il suo messaggio fondamentale: il Regno di Dio’ dice Gabriele Klingberg, portavoce dell’associazione degli insegnanti cattolici”.
La voglia di riforma degli insegnanti è condivisa da molti cattolici tedeschi. Secondo il cardinale Reinhard Marx, la Chiesa dovrebbe, all’interno di un più vasto sforzo riformatore, riformulare le dottrine di morale sessuale. La scorsa primavera la teologa Julia Knop si è rivolta direttamente ai vescovi tedeschi per denunciare “il legame distruttivo, oggi impossibile da negare, [tra] il potere, il celibato e la morale sessuale” alla luce dello scandalo degli abusi. Secondo Knop è chiaro che il problema non sono i sacerdoti gay, bensì la morale sessuale cattolica.
Anche secondo monsignor Heiner Wilmer SCI, vescovo di Hildesheim, la Chiesa ha bisogno di una “nuova teologia”, come riporta La Croix International: “I vescovi lamentano il fatto che nell’ultimo secolo la Chiesa ha assunto un modo di proclamare il Vangelo che la fa sembrare un’istituzione dedita alla morale sessuale: ‘Abbiamo permesso che la Chiesa si deteriorasse fino a diventare un’istituzione morale che decide cosa può e cosa non può accadere tra le lenzuola’ ha detto monsignor Wilmer, sottolineando il fatto che esistono altri comandamenti oltre al sesto. Secondo il vescovo, nel messaggio di Gesù Cristo ‘la morale non è centrale’; sono centrali piuttosto la redenzione e la liberazione dell’essere umano: ‘Nel Vangelo di san Matteo Gesù non dice che, se penseremo in maniera corretta, saremo la luce del mondo, o che, se ci conformiamo alle regole sulla sessualità, saremo il sale della terra. Usa l’indicativo, non il condizionale, né l’imperativo, e dice che noi siamo il sale e la luce, così come siamo’ ha detto il vescovo”.
Alcuni leader cattolici, tuttavia, persistono in atteggiamenti fuori tempo. Padre Romano Christen, responsabile della formazione sacerdotale dell’arcidiocesi di Colonia, ha recentemente descritto l’omosessualità come “il risultato di uno sviluppo psicologico scorretto” e come “un complesso di inferiorità di genere”; l’amore per le persone dello stesso sesso è “una ricerca narcisistica” e “una fissazione sul piacere che soddisfa l’autocommiserazione”. Padre Christen, inoltre, promuove le terapie riparative.
Nessuno sa che strada imboccherà la Chiesa tedesca. I vescovi hanno espresso il desiderio di un serio ripensamento e aggiornamento della dottrina per adeguarla alle sfide odierne, e hanno affermato la necessità di coinvolgere i laici. Saranno disposti, i vescovi tedeschi, a fare i passi fatti dai laici che stanno indicando la strada, come gli insegnanti di religione? È difficile immaginarlo, e tuttavia papa Francesco ha incoraggiato i vescovi a lasciarsi guidare dallo Spirito Santo. Forse, dopo tutto, una speranza c’è.
* Robert Shine è direttore associato di New Ways Ministry, per cui lavora dal 2012, e del blog Bondings 2.0. È laureato in teologia alla Catholic University of America e alla Boston College School of Theology and Ministry.
Testo originale: Thousands of German Religious Educators Call for Rethinking of Church Teachings on Sexuality