I tifosi tedeschi e la coreografia contro l’omofobia
Articolo del 05 aprile 2013 pubblicato su Giornalettismo
Il calcio in Germania prova a lottare contro l’omofobia. Protagonisti sono ancora una volta i tifosi del St. Pauli, una squadra che milita in Zweite Liga (la seconda serie tedesca) e già nota – più che per i meriti sportivi – per essere stato il primo club ad essere “gestito” dagli stessi supporter (attraverso l’azionariato popolare, ndr). Schierati politicamente a sinistra e storicamente impegnati contro il razzismo e a favore dell’integrazione e dei diritti sociali, i tifosi del team di Amburgo, prima delle partite, hanno esposto alcuni striscioni contro le discriminazioni sessuali, come si spiega sul New York Times.
PER I DIRITTI DEGLI OMOSESSUALI – Sul canale YouTube della squadra tedesca è stato pubblicato il video con la coreografia realizzata dai fan del St. Pauli , con la quale sono stati promossi i colori dell’arcobaleno e le battaglie culturali del network Alerta. In pratica, una coalizione di 13 gruppi antifascisti di tifosi internazionali che difendono i diritti della comunità Lgbt. Su twitter è rimbalzato lo scatto con lo striscione anti-omofobia, che recita: “It’s ok to be gay”.
Un messaggio insolito rispetto a quelli che si vedono sugli spalti di tutta Europa, tra imbarazzanti saluti romani, cori fascisti e razzisti e una dilagante xenofobia.
UNA NUOVA CULTURA SPORTIVA – Non è la prima volta che i tifosi del St Pauli propongono una nuova cultura sportiva, contro ogni forma di discriminazione. Su una fanzine del club si spiega come la coreografia non sarà l’unica iniziativa: ”Verrà realizzata una conferenza per promuovere un messaggio di tolleranza.
Tutti noi abbiamo la responsabilità di creare un clima diverso all’interno e all’esterno dello stadio e lottare contro gli insulti diretti verso chi ha un differente orientamento sessuale”, si legge.
Ma se i fan della squadra di Amburgo hanno manifestato in modo chiaro la propria posizione, nel calcio tedesco l’omosessualità resta ancora una sorta di tabù. Nessun giocatore ha mai dichiarato apertamente di essere gay. Come ricorda il Nyt, lo scorso settembre, una rivista tedesca ha pubblicato un’intervista con un giocatore anonimo che milita in Bundesliga (la Serie A tedesca) che ha descritto quali sono le difficoltà incontrate: “Ho pagato un prezzo troppo elevato per vivere il mio sogno di giocare nella massima serie”, ha amesso il giocatore. “Sono ancora costretto a negare la mia vera identità”, ha denunciato. Per questo i tifosi del St Pauli hanno lanciato la loro iniziativa, cercando di sconfiggere discriminazioni e paure.