Il bue chiama cornuto all’asino (Marco 3:20-21)
Riflessioni di don Fabio
“Sono fuori di testa, ma diverso da loro. E tu sei fuori di testa, ma diversa da loro. Siamo fuori di testa, ma diversi da loro. Siamo fuori di testa, ma diversi da loro, no.” (Måneskin)
Marco 3:20-21: “Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé»”.
È curiosa l’annotazione che fa Marco: i suoi uscirono, cioè stanno fuori, e dicono a Gesù: “sei fuori”… Loro “si tirano fuori” e dicono a Gesù “sei fuori”, cioè, tradotto in un linguaggio altamente teologico, dottrinale e biblico: “IL BUE CHIAMA CORNUTO ALL’ASINO”…🙃🙃🙃
Praticamente “i suoi” rappresentano un po’ il “Sant’Uffizio”… attenti a che tutto rientri nelle solite “caselle”, e che si faccia e si dica tutto come si è sempre fatto…
Ma non funziona così con Gesù! Gesù continua, nel brano del vangelo, dicendo che saranno “sua madre, suo fratello, sua sorella”, saranno “i suoi” chi metterà in pratica la Parola del Padre.
E se ascoltare e mettere in pratica la Parola di Dio significa mettersi in dialogo/discussione con le istituzioni… beh, siamo sulla buona strada: le “istituzioni” politico-religiose hanno crocifisso Gesù!
Con affetto, Fabio!