Il cammino di Papa Francesco verso le persone LGBT nei 5 anni del suo pontificato: il 2017
Articolo di Francis DeBernardo* e Robert Shine** pubblicato sul sito dell’associazione cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti) il 13 marzo 2018, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Il 13 marzo 2013 il cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio venne eletto Papa e divenne papa Francesco. Da quel giorno il nuovo Papa, il primo non proveniente dall’Europa, ha rotto ogni possibile barriera nel campo delle tematiche LGBT, per quanto in certi aspetti sia non meno tradizionalista dei suoi predecessori.
Questa serie di articoli si compone di una cronologia delle dichiarazioni e degli atti di Francesco che riguardano le tematiche LGBT, presi dall’archivio del blog Bondings 2.0, che tengono il polso del suo comportamento. La cronologia è redatta da Francis DeBernardo e Robert Shine. La nostra speranza è che possa aiutare i lettori e i ricercatori a capire nei dettagli la complessità di questo papato, in particolare nel campo dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere.
2017
25 marzo 2017: a un incontro della gioventù a Milano il Papa dice ai partecipanti: “Ragazzi, promettete a Dio e al Papa: mai bullismo!”.
19 aprile 2017: il Pontefice nomina padre John Dolan, un sacerdote con una lunga esperienza nel ministero LGBT, vescovo ausiliario di San Diego, in California.
Aprile 2017: a sorpresa, in una TED talk il Papa fa un appello generale all’inclusione: “Possiamo costruire il futuro soltanto stando uniti, senza lasciare nessuno da parte”.
10 luglio 2017: attraverso una lettera scritta da un dignitario pontificio, il Papa manda le sue congratulazioni e la sua benedizione a una coppia gay brasiliana in occasione del battesimo dei tre figli da loro adottati.
Luglio 2017: una suora argentina, che ha messo in piedi un ministero rivolto alle donne trans, riceve l’approvazione del Pontefice per la sua opera innovativa.
6 settembre 2017: in un nuovo libro-intervista (Papa Francesco, politica e società, di Dominique Wolton) il Papa dà la sua tacita approvazione alle unioni civili e al tempo stesso biasima il concetto secondo cui è possibile scegliere il genere: “Il matrimonio tra persone dello stesso sesso? ‘Matrimonio’ è una parola che viene dalla storia. Sempre, nella storia dell’umanità, non solo all’interno della Chiesa, è sempre stato tra un uomo e una donna… è qualcosa che non possiamo cambiare. È la natura delle cose, le cose sono fatte così. Chiamiamole ‘unioni civili’. Non dobbiamo giocare con la verità. È vero che, dietro a tutto questo, c’è una ideologia del gender. Anche nei libri i bambini imparano che possono scegliere il proprio sesso. Perché il sesso, essere una donna o un uomo, dovrebbe essere una scelta e non un fatto di natura? Questo favorisce l’errore, ma diciamo le cose come stanno: il matrimonio è tra un uomo e una donna. Questo è il termine preciso. Chiamiamo le unioni omosessuali ‘unioni civili’.
14 settembre 2017: nel rivolgersi ai vescovi appena ordinati, Francesco li esorta ad essere più rispettosi della coscienza dei fedeli e ad occuparsi della loro realtà concreta invece di pontificare teorie.
19 settembre 2017: il Pontefice rinomina il Pontificio Istituto per gli Studi su Matrimonio e Famiglia in Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gi Studi su Matrimonio e Famiglia; molti si chiedono se, così facendo, voglia riportare in auge la “teologia del corpo” di Karol Wojtyła, una visione costrittiva della sessualità basata sull’idea della “complementarietà” dei sessi.
5 ottobre 2017: parlando alla Pontifica Accademia per la Vita, il Papa pronuncia una fortissima difesa delle idee tradizionali sul genere: “La manipolazione biologica e psichica della differenza sessuale, che la tecnologia biomedica lascia intravvedere come completamente disponibile alla scelta della libertà – mentre non lo è! –, rischia così di smantellare la fonte di energia che alimenta l’alleanza dell’uomo e della donna e la rende creativa e feconda”.
11 ottobre 2017: in occasione del 25° anniversario della pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica il Papa sottolinea l’importanza dello sviluppo (o del cambiamento) dottrinale nella Chiesa.
* Francis DeBernardo lavora per New Ways Ministry dal 1992, prima come volontario poi, a partire dal 1994, come membro dello staff; dal 1996 è direttore esecutivo. Propone iniziative riguardanti cattolicesimo e tematiche LGBT nelle parrocchie, nelle diocesi, centri conferenze, università e comunità religiose in tutti gli Stati Uniti. È autore del libro Marriage Equality: A Positive Catholic Approach (Il matrimonio omosessuale. Un punto di vista positivamente cattolico). È redattore e autore di Bondings 2.0, blog quotidiano di notizie e opinioni sulle tematiche LGBT nella Chiesa Cattolica. Suoi articoli sono apparsi nelle riviste The National Catholic Reporter, Commonweal, The Advocate e The American Catholic. È stato l’oratore di punta alla conferenza su religione e tematiche LGBT tenutasi al primo World Pride di Roma nel 2000; è intervenuto anche alla conferenze interfede in occasione del World Pride di Londra nel 2012.
** Robert Shine è direttore associato di New Ways Ministry, per cui lavora dal 2012, e del blog Bondings 2.0. È laureato in teologia alla Catholic University of America e alla Boston College School of Theology and Ministry.
Testo originale: The Many Faces of Pope Francis: A Five-Year Timeline of His LGBT Record