Il Canada e il riconoscimento dei diritti per le persone omosessuali
Articolo tratto da actu-gay.com, liberamente tradotto da Domenico Afiero
Sin dagli anni ’60 Lesbiche, gay, bisex e trans (LGBT), ottengono i primi diritti in Canada. Il caso Klippert ha permesso, in effetti, la depenalizzazione dell’omosessualità. Klippert riconobbe, davanti ai giudici, di andare a letto con uomini non potendosi trattenere.
Questa confessione gli valse la condanna all’ergastolo. Ma grazie al sostegno del settimanale MCLeans’s, le voci per sostenere i diritti degli omosessuali pian piano aumentarono. Così il ministro della Giustizia, Pierre Trudeau, fece entrare in vigore, nel 1969, la depenalizzazione dell’omosessualità con la celebre citazione “Non vi è posto per lo Stato nelle camere da letto dell’intera Nazione”.
Gli anni ’70 vedono affermarsi la tendenza all’accettazione della comunità LGBT, attraverso una politica di interdizione delle discriminazioni secondo l’orientamento sessuale in Québec, si conferma. L’interdizione d’immigrare in Canada per i gay, poi, è abrogata dalle autorità preposte all’emigrazione.
La comunità omosessuale esce dall’ombra: vi è la prima manifestazione per i diritti civili , organizzata a Toronto, nel 1971; una pubblicazione dedicata ai gay:The Body Politic e, infine, una serie documentaria diffusa via cavo: Coming Out.
Tuttavia, è un periodo segnato anche da altri problemi, specie per i blitz della polizia nei locali gay di Montréal e di Toronto, tra il 1975 e il 1976, in preparazione dei Giochi Olimpici di Montréal del 1976.
Il 5 febbraio del 1981 accade un incidente particolare per la comunità LGBT canadese: sono arrestate più di 300 uomini in un blitz della polizia in quattro saune gay di Toronto. Di conseguenza, oltre 3000 persone scendono in strada per protestare contro la retata. E’ il periodo dell’anno in cui si svolge a Toronto il festival gay e lesbico, uno dei più frequentati al mondo.
Nel 1982, un emendamento costituzionale riconosce l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge senza discriminazione alcuna, sebbene non vi sia un esplicito riferimento all’orientamento sessuale.
Nel 1995, la Corte Suprema del Canada sancisce che questa uguaglianza si applica anche per l’orientamento sessuale. I diversi Stati della federazione canadese, poco a poco aggiungono alla loro costituzione che non si può discriminare in base all’orientamento sessuale.
Nel 1988, Svend Robinson è il primo deputato a dichiarare pubblicamente la propria omosessualità e, in quello stesso anno, la Chiesa Unita canadese è la prima ad accettare la consacrazione di preti gay e lesbiche.
Nel 1994, il Canada riconosce il diritto d’asilo ai gay e alle lesbiche. Negli anni ’90 vi sono importanti progressi per i gay , specie contro le discriminazioni e il riconoscimento, nel 1999, degli stessi diritti per le coppie omo e etero in materia fiscale ed amministrativa. Misure quest’ultime messe in atto dal governo sin dall’anno successivo al riconoscimento.
L’identità di genere appare sempre più come una nuova priorità nella lotta alle discriminazioni. Nel 2005, il Canada ha legalizzato il matrimonio omosessuale dopo che il suo carattere costituzionale è stato riconosciuto dalla Corte Suprema.
Testo originale
Le Canada, pionnier en matière de reconnaissance des droits LGBT