Il caso della chiesa luterana norvegese: come lavorare per passare da marginalità a totale inclusione
Abstract della relazione di Nils Jøran Riedl* (Norvegia), Conferenza europea “Le persone omosessuali e transessuali e le chiese cristiane in Europa“, Roma, 10 giugno 2011
La chiesa (luterana) di Norvegia, dopo l’inizio del 1990, ha vissuto un grande cambiamento. E’ passata dall’essere la chiesa più chiusa e conservatrice d’Europa all’essere considerata come la chiesa più aperta e inclusiva.
La questione dell’inclusione delle persone omosessuali ha avuto grande merito per favorire il cambiamento delle persone e della stessa chiesa.
Sicuramente lo sviluppo dei diritti civili e la legge di partnership per coppie omosessuali, approvata in Norvegia nel 1993, hanno favorito questa discussione.
Ma i cambiamenti nella Chiesa non sono stati provocati solo dal cambiamento della politica e della teologia, ma prima di tutto sono stati suscitati dalle persone che gli hanno sollecitati, ovvero i gay e le lesbiche credenti che si sono impegnati direttamente e si sono fatti conoscere all’interno della chiesa.
Ora non siamo più ‘fuori’, ma aiutiamo la chiesa ad essere un cuore pulsante e vivo.
Nils Jøran Riedl ha fatto parte del Movimento cristiano di liberazione per gay e lesbiche di Oslo per 25 anni. E ‘stato leader dell’Open Church group in un periodo di grandi cambiamenti. Teologo e artista, opera in qualità di cappellano universitario presso la Norwegian School of Management.