La quaresima e la Pentecoste nella spiritualità transgender
Riflessioni bibliche di Megan Rohrer, David Wynn, Monica Cross e Jakob Hero tratte dal progetto Out in Season (Stati Uniti) del gennaio 2007, liberamente tradotte da Giacomo Tessaro
I transgender continuano il viaggio nel deserto, come tutti gli esseri umani, aspettando con trepidazione la Pentecoste, quando verrà lo Spirito e le barriere tra “noi” e “gli altri”, o tra chi pensiamo di essere e come siamo visti, potranno essere demolite come quei grandi muri di chiacchiere (vedere le letture per la festa di Pentecoste, Genesi 11:1-9 e Atti 2:1-21). Ecco alcuni altri collegamenti che come credenti trans abbiamo colto con la Settimana Santa e i giorni precedenti.
– Domenica delle Palme: La tensione tra fama e vergogna e l’esperienza di essere riconosciuto sono temi che emergono nella trionfale entrata di Gesù a Gerusalemme. Sono temi significativi per la nostra lotta di persone transgender per affermare il nostro “vero sé” e per il dolore di non essere riconosciuti per quello che siamo.
– La preghiera al Getsemani: La travagliata e docile preghiera di discernimento di Gesù è significativa per la nostra sensazione di vivere un momento difficoltoso e la nostra attesa del privilegio della transizione.
– Ultima Cena e Giovedì Santo: Il potere di prendere il corpo e il sangue di Cristo nella Cena del Signore/Eucarestia e la trasformazione che vi è implicata sono profondamente incise in noi. Nel passo della lavanda dei piedi nel vangelo di Giovanni abbiamo ricordato il gioco sul significato della parola “piedi”, che anticamente poteva voler dire “genitali”. Con questo approccio vediamo Gesù che serve e si prende cura dell’intera persona, ognuna nella sua piena identità.
– Il processo di Gesù: Noi riconosciamo in questo racconto il nostro processo. In particolare, il modo in cui il governo e la comunità medica sembrano spesso avere l’ultima e definitiva parola se noi possiamo o no cambiare sesso chirurgicamente.
– Venerdì Santo e Crocifissione: Alcuni di noi transgender identificano la morte di Gesù con l’esperienza trans di dover morire completamente alla vecchia vita. Altri paragonano la vulnerabile esposizione dei genitali con il violare e il forare la carne di Gesù.
– Pasqua e Resurrezione: Ci identifichiamo con la rinascita attraverso la nostra esperienza di transizione. Il racconto del Cristo risorto che mostra le sue ferite ci tocca e ci fa pensare alla nostra nuova vita e alle nostre ferite. Ci identifichiamo anche con le volte in cui non siamo stati riconosciuti (prima o dopo la transizione) e con la gente che vuole “toccare e vedere” prima di credere che siamo cambiati.
– Pentecoste: Esplorando la Pentecoste riconosciamo che quando arriva lo Spirito, i vecchi muri crollano. Abbiamo anche conosciuto gente che pensava fossimo pazzi o ubriachi a causa della gioia per la nostra nuova vita.
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La nostra preghiera
Durante la nostra conversazione insieme abbiamo discusso l’importanza del rituale nel marcare e dare un nome alle trasformazioni nella nostra vita di credenti trans. Tutti noi riconosciamo che non dipendiamo dai rituali per la definizione di noi stessi, eppure celebriamo il fatto che, attraverso la grazia di Dio, i rituali possono definire una nuova vita in maniera vivace. Per alcuni di noi, il battesimo ricevuto anni fa costituisce ancora un importante promemoria del fatto che, dal momento in cui siamo nati, Dio ci ha amati come eravamo e come siamo ora. Dio ci ha fatti, ci ha fatti suoi fin dall’inizio e questo era ed è molto buono.
Per altri, essere battezzati o ribattezzati con il nuovo nome è diventato un rito potente per appropriarsi della nascita totalmente nuova che hanno vissuto. Ora, attraverso il battesimo o la sua affermazione (come se fosse la prima volta), la nostra identità autentica e completa viene accolta da Dio. Alcuni transgender mettono in evidenza la loro trasformazione come un qualcosa che finalmente incarna il loro vero corpo con il nome che hanno sempre avuto, altri sottolineano che il loro corpo e il loro nome sono totalmente nuovi.
Bisogna porre cura, tra i credenti trans e le loro comunità e pastori, nel dare forma ai riti. Ascoltate attentamente noi transgender e i nostri più profondi desideri. Insieme, nella preghiera e nella conversazione, con discernimento approntate dei riti appropriati: cosa, quando, con chi e dove.
Offriamo qui la seguente preghiera che può essere usata in vari riti durante i giorni sacri di Quaresima e Pasqua o nella festa di Pentecoste.
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Grande Spirito
siamo nati d’acqua, siamo accolti dall’acqua, conosciuti nell’acqua.
Mentre viaggiamo nei territori noti e ignoti della morte e della resurrezione
possiamo noi essere in sintonia con l’insegnamento dell’acqua e offrirci al flusso e riflusso della vita.
Continua ad aprirci
alla vastità dell’esperienza di te.
Nel nome di Dio che ci ha dato e dà nuova vita
nel nome di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo
un unico Dio, Madre di tutti noi
Amen
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Testo originale: Lent, Easter & Pentecost